Fisco

Delrio: “Riconfermare anche nel 2016 le detrazioni 50% e 65%”

Il Governo si impegna nella prossima legge di stabilità a confermare le detrazioni fiscali e ad allargare il più possibile la platea dei beneficiari

mercoledì 22 aprile 2015 - Redazione Build News

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Riconfermare anche nel 2016 le detrazioni fiscali del 50% per le ristrutturazioni edilizie e del 65% per le riqualificazioni energetiche degli edifici.

L'intenzione del Governo di prorogare anche per il prossimo anno i due bonus fiscali è stata confermata dal nuovo ministro alle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio, ieri in audizione davanti alla VIII Commissione Ambiente della Camera su Def e Programma delle infrastrutture strategiche.


POSSIBILE L'ALLARGAMENTO DELL'ECOBONUS. Le due detrazioni, ha ricordato Delrio, “hanno avuto in questi anni un impatto positivo sul settore dell'edilizia, in termini di investimento e occupazione, molto superiori a quello della legge obiettivo. Ci impegneremo perciò, nella prossima legge di stabilità, a confermare le detrazioni fiscali e anche ad allargare il più possibile la platea dei beneficiari”. In particolare, il ministro è disponibile a valutare la possibilità di allargare l'ecobonus 65% a tutte le aree sismiche, alla bonifica dell’amianto, e per quanto riguarda i soggetti, all’edilizia sociale pubblica e alle imprese.

“Importanti le conferme venute da Delrio sulla priorità di finanziare opere per la riqualificazione del patrimonio edilizio pubblico, per la corretta gestione del territorio, e di rafforzare ed estendere il credito di imposta e l’ecobonus”, ha commentato Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera.

STOP AL BLUFF DEI FINTI PROJECT FINANCING. Realacci ha definito “importanti” le conferme date ieri dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Delrio in audizione “in merito alle decisioni già avviate con l’Allegato Infrastrutture del Def di ridurre drasticamente le grandi opere prioritarie per il Paese, passate da 419 a 25 con un forte spostamento verso il trasporto su ferro e le metropolitane, di sottoporre a verifica di fattibilità economica le altre, mettendo fine al bluff dei finti project financing, e di abbandonare le procedure della Legge Obiettivo che hanno prodotto opacità”.

Il presidente della commissione Ambiente di Montecitorio ricorda che “Adottare iniziative per realizzare un sistema vero ed effettivo di project financing, escludendo interventi successivi dello Stato che possano di fatto cancellare il rischio di imprese, è peraltro una osservazione che la Commissione di cui sono presidente ha esplicitato nel parere reso sul Def”.

“Va inoltre nella direzione delle richieste più volte avanzate dalla Commissione da me presieduta – ha aggiunto Realacci - la decisione di accelerare sulla realizzazione del regolamento edilizio unico come previsto dallo Sblocca Italia e di istituire presso il ministero uno specifico coordinamento sulle politiche di risparmio energetico. Politiche essenziali anche per rilanciare un settore strategico come l’edilizia puntando sulla qualità urbana, sulla sicurezza, sull’innovazione e non consumando nuovo suolo”.

RESTA A DELRIO LA DELEGA SUL FONDO SVILUPPO COESIONE. Nel corso dell'audizione Delrio ha precisato che manterrà la delega sul Fondo sviluppo coesione che aveva quanto ricopriva la carica di sottosegretario alla presidenza del Consiglio. Rimarrà invece a Palazzo Chigi l'altra parte della delega sui fondi strutturali europei e sui relativi cofinanziamenti.

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