L’Agenzia del Demanio annuncia le aggiudicazioni per 22 edifici dello Stato che grazie a concessioni di lungo periodo potranno ora essere riqualificati e tornare ad essere fruibili e utili alla collettività. Prosegue senza sosta l’impegno dell’Agenzia per il recupero e il riuso degli immobili pubblici abbandonati e non più utilizzati, confermando un trend positivo che negli ultimi anni si è concretizzato con un aumento delle aggiudicazioni di beni a privati e associazioni, che si tradurranno in esperienze concrete di riuso. Nel 2017 sono stati 55 gli edifici dello Stato messi a bando attraverso i “progetti a rete”, iniziative che hanno l’ambizione di coinvolgere, nel corso del tempo, il maggior numero di beni pubblici, in tutte le regioni italiane, per trasformarli in luoghi di servizio e accoglienza. Un anno quindi che segna l’avvio di numerose operazioni di rigenerazione del patrimonio pubblico che continueranno ad essere incrementate nel 2018 con i nuovi bandi in via di preparazione: a luglio l’Agenzia pubblicherà il quarto bando dedicato ai “Fari, torri ed edifici costieri” mentre a settembre arriveranno i bandi 2018 dedicati al progetto “Cammini e Percorsi”, l’iniziativa promossa da MIBACT e MIT, che punta alla riqualificazione dei beni situati lungo percorsi ciclopedonali e itinerari storico-religiosi.
Tra le 22 aggiudicazioni effettuate ci sono 5 edifici costieri per cui si sono concluse oggi tutte le operazioni di gara e sono stati selezionati i privati che li gestiranno: l’Isola di San Secondo nella Laguna di Venezia è andata in concessione alla società New Fari Srl che ha proposto il recupero dell’isola in chiave turistico-culturale con la riconversione dell’edificio esistente in una guest house per eventi e ristorazione e la riqualificazione del parco circostante in uno spazio destinato ad eventi culturali e attività sportive; la Torre Cupo a Corigliano Calabro (CS) è stata invece assegnata alla società Movida Beach Srl che ha proposto una soluzione di recupero e riuso con la creazione di spazi espositivi all’interno e all’esterno della struttura, un box office turistico e un ristorante gourmet con annessa scuola di formazione di Alta Cucina. Ad Ancona il Faro del Colle dei Cappuccini sarà gestito da Artingegneria Srl che oltre a ripristinare la lanterna aprendola al pubblico avvierà un ristorante e allestirà un bar nella ex casa del fanalista con vista panoramica sul parco; la Torre Monte Pucci di Peschici (FG) è stata assegnata alla Peschici Srl Unipersonale che lo trasformerà in uno spazio destinato alla cultura, all’arte e al commercio sostenibile e infine il Faro di Capo Santa Croce ad Augusta (SR) verrà gestito dalla Costituendo RTI tra Isme Srl e Effebi Srl che lo faranno diventare un Luxury Lighthouse Art Resort, con stanze arricchite da installazioni artistiche, un diving center per fornire supporto agli appassionati di subacquea ed un wine bar. La mappa dei fari e degli edifici costieri si arricchisce così di 5 nuove strutture che ora saranno avviate al recupero proprio mentre per i 24 fari già assegnati con i bandi precedenti continuano i lavori di riqualificazione per riaprirli alla fruizione pubblica.
Il patrimonio dello Stato non in uso alle pubbliche amministrazioni è un variegato portafoglio di strutture, edifici e terreni molti dei quali in stato di abbandono. Un paniere di beni eterogenei per ognuno dei quali l’Agenzia analizza il percorso più adeguato di rigenerazione: un lungo lavoro di ricognizione, preparazione e valutazione utile ad individuare le soluzioni più adatte per immettere sul mercato questi edifici, un’attività che coinvolge gli enti territoriali, i partner istituzionali e anche i privati. E nell’ottica di valorizzare anche il patrimonio meno conosciuto è nato lo scorso anno il progetto “Cammini e Percorsi” che, nei primi sei mesi dall’avvio, ha messo sul mercato 46 immobili dello Stato e 35 di altri enti, proponendoli tramite due tipologie di bando differenti affinché questa strutture possano divenire luoghi di accoglienza per camminatori e bikers: un bando di concessione gratuita, destinato agli under 40, per i beni minori e un bando di concessione di valorizzazione dedicato alle strutture di pregio che necessitano di investimenti maggiori. Al termine delle procedure di gara sono arrivate 52 offerte per i beni dello Stato e, fino ad ora, sono già state finalizzate 13 aggiudicazioni per i bandi di concessione gratuita: turismo sostenibile, attenzione all’ambiente, valorizzazione dei prodotti tipici locali e impronta sociale sono le caratteristiche alla base dei progetti vincitori. Per quanto riguarda i beni di maggior pregio sono 5 le offerte ricevute per 4 strutture: 1 proposta per la Birreria della Caserma Mameli di Bologna, 1 per la Batteria Marco Polo a Venezia, 2 per la Caserma della Gdf Alberoni a Venezia e 1 per la Stazione di Salionze a Valeggio sul Mincio (VR). Le offerte saranno analizzate dalle Commissioni di gara nelle prossime settimane e porteranno a nuove ulteriori aggiudicazioni entro l’estate.
L’impegno dell’Agenzia ? volto però anche ad individuare modalità utili ad agevolare l’immissione nel circuito economico e sociale degli immobili che non riescono a trovare nell’immediato nuove gestioni. In questi casi le operazioni di valorizzazione possono essere supportate da ulteriori strumenti per favorire il coinvolgimento del mercato. Si tratta di attrarre forme di finanziamento come, ad esempio, il bando “Il bene torna comune” di Fondazione CON IL SUD, e di attivare un’ulteriore semplificazione delle procedure prevedendo il ricorso anche alla concessione con trattativa diretta o negoziata con enti, associazioni e privati che proporranno progetti capaci di garantire una corretta e proficua gestione del patrimonio pubblico a loro affidato. Per i beni non aggiudicati la procedura negoziata potrà essere, infatti, avviata a breve attraverso la pubblicazione di appositi avvisi sul sito dell’Agenzia per raccogliere proposte che sappiano garantire e rispettare le condizioni e i criteri selettivi già delineati nel bando di gara.