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Deroghe agli standard urbanistici ed edilizi: scopri il quadro aggiornato regione per regione

L'Ance ha aggiornato al 10 aprile 2024 il dossier “Deroghe agli standard urbanistici ed edilizi ai sensi dell’art. 2-bis del dpr 380/2001: quadro attuativo regionale”

venerdì 12 aprile 2024 - Redazione Build News

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L'Ance ha aggiornato al 10 aprile 2024 il dossier “Deroghe agli standard urbanistici ed edilizi ai sensi dell’art. 2-bis del dpr 380/2001: quadro attuativo regionale”.

Uno dei principali problemi che si frappongono ad una realizzazione diffusa ed agevole degli interventi di rigenerazione del patrimonio edilizio esistente, soprattutto mediante demolizione e ricostruzione, è rappresentato dal rispetto delle disposizioni sugli standard urbanistici (rapporti fra insediamenti e spazi/immobili pubblici o per attività di interesse generale) ed edilizi (limiti inderogabili di densità edilizia, altezza, distanza fra edifici) contenute nel DM 1444/1968.

Gli interventi di “sostituzione edilizia” si inseriscono generalmente in un contesto urbano consolidato che, soprattutto in presenza di aumenti di volumetria, rende difficile il rispetto di limiti di densità, distanza o di altezza, così come il reperimento di aree da destinare a standard urbanistici.

L’art. 2-bis del TUE

In questo scenario si colloca l’articolo 2-bis del Dpr 380/2001 (Tu edilizia) - inserito dalla Legge 98/2013 di conversione del DL 69/2013 e successivamente integrato e modificato dai DL 32/2019 e 76/2020 - che prevede la possibilità per le Regioni di introdurre disposizioni derogatorie al DM 1444/1968.

L’art. 2–bis, pur rappresentando un primo passo verso l’adeguamento ai nuovi bisogni, continua a presentare rilevanti problematiche interpretative. Prima di tutto la “rubrica” parla di deroghe in materia di distanza tra fabbricati, mentre il testo fa riferimento in via generale a “disposizioni derogatorie al DM 1444/1968”, sembrando indicare la possibilità di introdurre deroghe a tutte le previsioni di quest’ultimo.

La norma inoltre lega le deroghe alla “definizione o revisione di strumenti urbanistici comunque funzionali ad un assetto complessivo e unitario o di specifiche aree territoriali” senza un riferimento espresso alle fattispecie, potenzialmente rilevantissime, di intervento in diretta attuazione del piano urbanistico generale.

Prevalente una lettura restrittiva

Oggi, a seguito di numerose pronunce della giurisprudenza sia costituzionale (sentenze n. 178/2016, 231/2016, 41/2017, 217/2020) sia amministrativa (Consiglio di Stato, ord. 1949/2022, ord. 1431/2019) è prevalente una lettura restrittiva dell’art. 2-bis come finalizzato a consentire previsioni derogatorie al DM 1444/1968 solo se recepite in piani urbanistici attuativi funzionali a conformare un assetto complessivo e unitario di determinate zone del territorio e non riguardanti anche interventi relativi a singoli edifici.

L’orientamento restrittivo della giurisprudenza, le esigenze territoriali nascenti dai nuovi bisogni sociali ed economici e da ultimo anche la prospettiva della riforma costituzionale sull’autonomia regionale differenziata (art. 116 Cost.) confermano, a giudizio dell’Ance, l’urgenza di andare oltre la previsione di deroghe regionali, definendo una nuova disciplina degli standard urbanistici ed edilizi che, anche nell’ottica della riduzione del consumo di suolo, preveda regole specifiche per la rigenerazione urbana.

L'Indice delle norme

Riportiamo l'Indice delle norme contenuto nel dossier aggiornato:

Abruzzo    Articolo 17- LR n. 58/2023 “Nuova legge urbanistica sul governo del territorio.”

Basilicata    Articolo 2 - L.R. n. 25/2009 “Misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell'economia e alla riqualificazione del patrimonio edilizio esistente”

Calabria    Articoli 5-6 e 7 LR n. 25/2022 “Norme per la rigenerazione urbana e territoriale, la riqualificazione e il riuso”

Campania    Articolo 31 LR n. 16/2004 “Norme sul governo del territorio”

Emilia-Romagna    Articoli 9 e 10 LR 24/2017 “Disciplina regionale sulla tutela e l’uso del suolo”

Friuli-Venezia Giulia    Articolo 3 LR 19/2009 “Codice regionale dell’edilizia”

Lazio    LR 7/2017 “Disposizioni per la rigenerazione urbana e il recupero edilizio”

DGR 19/12/2017, n. 867 – Approvazione circolare esplicativa - “Indirizzi e direttive per l’applicazione delle “Disposizioni per la rigenerazione urbana ed il recupero edilizio” di cui alla LR 7/2017”

Liguria    Articolo 29-quinquies LR 36/1997 “Legge urbanistica regionale”

Articolo 18 LR 16/2008 “Disciplina dell’attività edilizia”

Reg.reg. 2/2017 “Determinazione nei PUC delle dotazioni territoriali e funzionali degli insediamenti e parametri per la fissazione dei limiti di densità edilizia, di altezza degli edifici, di distanza tra costruzioni e dalle strade, in attuazione dell’art. 34, commi 3, 4 e 6 della LR 36/1997”

Lombardia    Articolo 103 LR 12/2005 “Legge per il governo del territorio”

Marche    Articolo 35 LR 33/2014 “Assestamento del bilancio 2014”

Molise

Piemonte    Articoli 4, 5 e 10 LR 16/2018 “Misure per il riuso, la riqualificazione dell’edificato e la rigenerazione urbana”

Puglia    Articolo 3 LR 36/2023 “Disciplina regionale degli interventi di ristrutturazione edilizia ai sensi dell'articolo 3, comma 1, lettera d), del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia) e disposizioni diverse.”

Sardegna

Sicilia    Articolo 18 LR 16/2016 “Recepimento del Testo Unico Edilizia approvato con Dpr 380/2001”

Toscana    Articolo 140 LR 65/2014 “Norme per il governo del territorio”

Umbria    Articolo 243, comma 1, LR 1/2015 “Testo Unico governo del territorio e materie correlate”

Reg. Reg. 2/2015 “Norme regolamentari attuative della LR 1/2015 (Testo Unico governo del territorio e materie correlate)”

Valle d’Aosta

Veneto    Articolo 8 LR 4/2015 “Modifiche di leggi regionali e disposizioni in materia di governo del territorio e di aree naturali protette regionali”

Trentino-Alto Adige    Punto 21 - D.P.R. 22-3-1974 n. 381 “Norme di attuazione dello statuto speciale per la regione Trentino-Alto Adige in materia di urbanistica ed opere pubbliche.”

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