di Franco Metta
È corretto portare in detrazione l'Iva assolta sulle spese sostenute per l'esecuzione dei lavori di contenimento acustico realizzati a norma di legge, su beni di proprietà di terzi, come per esempio edifici scolastici appartenenti a un Comune. Il chiarimento, motivato, è arrivato dall’Agenzia delle Entrate con la risposta n. 219/2021 (IN ALLEGATO).
L’istanza era stata presentata da una società che gestisce infrastrutture aeroportuali e il servizio pubblico di trasporto, e che ha sostenuto delle spese per l'esecuzione di interventi finalizzati al contenimento acustico realizzati su beni di proprietà di terzi, connessi a edifici scolastici.
In generale, precisa l’Agenzia, il meccanismo di detrazione dell'Iva mira a sgravare interamente l'imprenditore dall'imposta assolta "a monte" in relazione ai beni e ai servizi acquisiti nell'esercizio dell'attività di impresa e correlati alle operazioni imponibili realizzate (a valle) dal medesimo soggetto.
Il diritto alla detrazione risulta, invece, escluso in tutti i casi in cui l'Iva gravi sull'acquisto di beni e servizi utilizzati nell'ambito di operazioni esenti o comunque non soggette ad imposta.
La detrazione è, dunque, ammessa anche per acquisti di beni e servizi che siano utili o funzionali all'impresa e, quindi, causalmente indotti dall'attività economica svolta. Ciò che rileva è, in concreto, l'utilità del bene/servizio acquistato (anche in chiave prospettica) per la creazione di valore aggiunto da parte dell'operatore economico.
Non impedisce pertanto il riconoscimento del diritto alla detrazione la circostanza che il costo sostenuto abbia a oggetto un bene immobile di proprietà di un terzo non ordinariamente utilizzato nell'esercizio dell'impresa.