Lo lotta al cambiamento climatico con azioni di adattamento e mitigazione è destinata a cambiare profondamente le città di tutto il mondo anche con una forza quasi inaspettata, dal basso, cioè l’iniziativa spontanea di cittadini, volontari, organizzazioni no-profit. Come riporta la BBC infatti sono diversi i casi di gruppi di cittadini che si stanno organizzando per liberare le città dal cemento e dall'asfalto e permettere al verde di riprendere il posto che gli spetta. Lo fanno attraverso la tecnica del “devamping”, letteralmente deimpermeabilizzazione del suolo per permettere all’acqua di infiltrarsi nel terreno e piantumando le aree liberate.
“Riportare la natura in mezzo a noi”
È quello che sta facendo per esempio l’organizzazione no-profit Devape a Portland nell’Oregon. "Durante un raduno estivo con 50 volontari abbiamo rimosso circa 1.670 metri quadrati di cemento dal terreno di una chiesa locale. È stato come immaginare e realizzare pienamente un sogno che penso che tutti noi abbiamo” - afferma Rose, direttore communications and engagement. Il sogno è quello di riportare la natura in mezzo a noi.
Dello stesso avviso Green Venture, organizzazione no-profit con sede in Ontario, Canada. Giuliana Casimirri, direttore esecutivo, spiega come lei, i suoi colleghi e i volontari hanno iniziato a inserire giardini in miniatura pieni di alberi autoctoni in un quartiere degradato della città di Hamilton. "Prima, era un posto in cui avresti provato a camminare velocemente", dice. "Ora ci sono posti in cui potresti fermarti o fare una chiacchierata. Sederti e leggere il giornale."
A Hamilton, le inondazioni possono far sì che le acque reflue si mescolino con il deflusso che sfocia nel lago Ontario, la fonte dell'acqua potabile della città. Green Venture e altre organizzazioni locali desiderano ridurre le possibilità che ciò accada, e il “depaving” è un fattore chiave. Gli studi infatti hanno dimostrato che le superfici impermeabili nei giardini, come il cemento, aumentano il rischio di alluvioni nelle aree urbane.
E queste buone pratiche non avvengono solo oltreoceano. Per esempio in Belgio anche il gruppo Life Pact di Leuven sta contrastando i cambiamenti climatici e il rischio alluvioni con la tecnica del devamping e si recuperano anche con un ciclo virtuoso le piastrelle che vengono rimosse. Oppure in Francia dove il governo ha già stanziato 500 milioni di euro per l’inverdimento urbano.
Nel complesso però va detto che gli investimenti pubblici sono ancora molto scarsi e per ora quello che potremmo definire il movimento del “devamping” fa affidamento sulla libera iniziativa di appassionati, sul faidate, partendo magari da vialetti e strade di quartiere e puntando, passo dopo passo a un rinverdimento urbano sempre più diffuso.