La Regione Emilia-Romagna mette a disposizione 2 milioni e 288 mila euro per le piccole e medie imprese che realizzino diagnosi energetiche o adottino sistemi di gestione dell'energia.
Dal 10 aprile 2017, fino al 30 giugno, le Pmi emiliano-romagnole potranno accedere alle risorse stanziate dalla Regione e cofinanziate dal Ministero dello Sviluppo economico, a copertura del 50% dei costi sostenuti per migliorare o aumentare l’efficienza energetica.
“Con questo bando - spiega l’assessore regionale alle Attività produttive e Piano energetico, Palma Costi - iniziamo a mettere in campo le azioni e provvedimenti concreti all’interno del più ampio contesto delineato dal Piano energetico regionale, approvato nelle scorse settimane. Una misura che contribuisce al risparmio energetico delle imprese emiliano-romagnole ma anche in grado di favorirne lo sviluppo rendendole sempre più attrattive, più green e per questo più competitive”.
Il contributo andrà a coprire il 50% dei costi ammissibili sostenuti dall’impresa per l’esecuzione di diagnosi energetiche, finalizzate alla valutazione del consumo di energia e al risparmio energetico conseguibile con specifici interventi (contributo massimo 5 mila euro al netto dell’Iva). Previsto il contributo anche per l’attuazione di sistemi di gestione dell’energia, comprensivi di diagnosi energetiche, e rilascio della certificazione di conformità del sistema (contributo massimo 10 mila euro al netto dell’Iva).
Le richieste dovranno essere inviate esclusivamente online, attraverso l’applicativo web “Pride” (Programma regionale diagnosi energetiche) che sarà messo a disposizione delle imprese a partire dalla data di apertura dello sportello.
I contributi verranno assegnati fino a esaurimento delle risorse e secondo l'ordine cronologico dell'invio della richiesta.