Secondo i dati di Terna riferiti al 2022, il settore alberghiero incide per il 4,4% sui consumi elettrici dell’intero terziario.
Per facilitare le diagnosi energetiche in tale settore, ENEA e Federalberghi hanno realizzato una guida operativa (rivolta alle aziende e ai professionisti) che, oltre a fornire le informazioni necessarie per svolgere una diagnosi energetica di qualità, spiega come strutturare il piano di monitoraggio dei consumi energetici, riportando gli indici di consumo specifico di riferimento. Contiene inoltre un’ampia descrizione dei possibili interventi di efficientamento energetico e un’analisi costo/efficacia degli interventi realizzati e proposti dalle imprese nel precedente ciclo di diagnosi.
“Con circa 33 mila strutture che assicurano una capacità ricettiva di 2,2 milioni di posti letto, quello alberghiero è un settore fondamentale per l’economia italiana, chiamato però a rispondere alla grande sfida della sostenibilità energetica. La collaborazione con Federalberghi si inserisce in questo contesto e ricalca la mission attribuita all’ENEA”, sottolinea Ilaria Bertini, direttrice del Dipartimento ENEA di Efficienza Energetica. “Con questa nuova monografia dei Quaderni dell’Efficienza - prosegue - vogliamo fornire supporto a chi opera nel settore affinché possa analizzare con ancora più attenzione i propri consumi energetici e individuare possibili percorsi di efficientamento, continuando di fatto il lavoro intrapreso sin dalla pubblicazione della prima linea operativa nel 2017”.
Lo studio dei fabbisogni energetici delle strutture alberghiere
La pubblicazione è basata sull’analisi di un campione rappresentativo delle diagnosi energetiche elaborate dagli operatori del comparto alberghiero e inviate a ENEA (nell’ambito del Meccanismo delle diagnosi energetiche obbligatorie ai sensi dell’Art. 8 del D.Lgs. 102/2014), suddivise per categoria delle strutture (numero di stelle), tipologia di utilizzo (annuale o stagionale) e localizzazione geografica. Nello specifico lo studio dei fabbisogni energetici delle strutture alberghiere ha evidenziato che l’utilizzo di energia elettrica (da rete o autoprodotta da fotovoltaico) rappresenta circa il 70% dei consumi totali, mentre il consumo restante è da imputarsi principalmente al gas naturale per il 23% e ad altri vettori energetici quali gasolio, GPL, calore da teleriscaldamento.
Risparmio pari a 35 GWh/anno
L’analisi delle soluzioni di efficientamento energetico proposte è invece relativa a un campione di 278 interventi che, qualora realizzati, porterebbero a un risparmio pari a 35 GWh/anno, di cui circa il 50% sono risparmi elettrici.