Ottenere una mitigazione del rischio, ridurre i danni aumentando la sicurezza per le popolazioni e migliorare gli ecosistemi fluviali.
Questo l'obiettivo del Protocollo d'intesa firmato oggi da Regione Toscana, Anci e Anbi, e che arriva in contemporanea all'approvazione del Documento operativo sulla difesa del suolo (Dods) che segna il nuovo approccio toscano al tema della mitigazione del rischio idraulico programmando 200 interventi per 195 milioni di euro dal 2016 al 2018.
In questo ambito ciascuno dei tre soggetti in campo, Regione, Anci e Anbi, avrà il proprio compito.
"La Regione Toscana - ha spiegato l'assessore regionale all'ambiente Federica Fratoni - ha varato la scorsa settimana il Documento operativo per la difesa del suolo, con il quale vengono sbloccati 200 interventi per 195 milioni. Sono opere che saranno avviate entro il 2016 e si concluderanno entro il 2018. Uno sforzo enorme, che la Regione compirà lavorando in squadra con Anci e Anbi, rappresentanti di Comuni e Consorzi di bonifica". "Il Protocollo che firmiamo oggi - ha aggiunto - formalizza il sistema con il quale si darà attuazione a questi interventi. I Comuni saranno soggetti attuatori, oltre che propositori, in virtù della conoscenza che hanno del loro territorio. Da parte dei Consorzi di bonifica, invece, c'è un lavoro importante, cioè la predisposizione dei Piani di classifica, che consentiranno di estendere il contributo consortile a tutta la comunità secondo un principio di equità. Tutti pagheranno, sulla base di criteri che faranno in modo che ciascuno paghi in maniera proporzionale al beneficio tratto dagli interventi. I soldi saranno reimpiegati per la sicurezza idraulica e per i lavori di manutenzione ordinari e straordinari. In questo modo i cittadini potranno toccare con mano dove i soldi verranno spesi. Dunque un grande lavoro di squadra che darà ricadute importanti per il territorio toscano".
"Siamo molto soddisfatti di questa intesa - ha detto Matteo Biffoni, presidente di Anci Toscana - recentemente ho fatto un giro nei territori toscani per incontrare i sindaci ed ascoltarne le urgenze e le necessità: ho potuto riscontrare che uno dei temi più sentiti, insieme a quello della riforma sanitaria, è proprio quello della mitigazione del rischio idraulico. Il protocollo di oggi risponde proprio a questo e va esattamente nella strada indicata dai sindaci. Oggi l'importante lavoro fatto con la Regione e i Consorzi di bonifica trova la sua forma, per dare riscontro immediato e tangibile alla cittadinanza, anche con tempi certi. Sulla difesa del suolo non si scherza. Insieme possiamo dare risposte concrete, attraverso una intesa che credo sia unica in Italia".
Soddisfazione anche da parte di Marco Bottino, presidente di Anbi Toscana. "Continua il proficuo percorso che vede uniti i Consorzi di Bonifica e la Regione Toscana. A partire dall'approvazione della legge 79 del 2012 e con il passaggio delle funzioni delle ex Province alla Regione, questo percorso ha creato un modello tecnico-operativo di grande efficacia ed efficienza, in grado di progettare e realizzare opere a difesa del territorio in maniera rapida e trasparente. Siamo certi che i nuovi piani di classifica consentiranno ai Consorzi toscani di essere ancora più operatività e di avere una maggiore presenza sul territorio".
LA SQUADRA E I RUOLI. La Regione Toscana si impegna a coordinare e monitorare gli interventi ammessi a finanziamento, con lo scopo di garantire la loro realizzazione nel rispetto del cronoprogramma. Si impegna anche a diffondere i nuovi piani di classifica e le attività dei Consorzi ad essi legate. Anbi s'impegna a supportare i Consorzi nell'attuazione delle convenzioni e degli interventi.
I Consorzi di bonifica si impegnano a presentare le proposte dei piani di classifica alla Regione entro il 30 giugno 2016 e a garantire la realizzazione degli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nel rispetto delle convenzioni sottoscritte con la Regione Toscana.
Anci Toscana si impegna a sensibilizzare i Comuni sui contenuti del Dods e dei nuovi Piani di classifica dei Consorzi di Bonifica e a supportare i Comuni per garantire l'attuazione degli interventi nel rispetto delle condizioni previste nel Dods. Anci e Consorzi di bonifica, ciascuno per le proprie competenze, si impegnano a sensibilizzare ed individuare forme collaborative con i Comuni nella fase di predisposizione dei Piani di classifica.
COSA SONO I PIANI DI CLASSIFICA. Sono lo strumento che definisce ed individua il beneficio che ogni immobile trae dall'attività del consorzio di bonifica. Nel Piano vengono mappati i territori definendo il maggiore o minore livello di rischio e quindi le relative attività del Consorzio. Il tributo di bonifica è quindi calcolato ripartendo i costi del Consorzio sulla base del beneficio goduto dall'immobile.