La Giunta regionale del Veneto, su relazione dell’assessore alla difesa del suolo Maurizio Conte, ha dato le autorizzazioni per l'avvio delle procedure d'appalto e realizzazione dei bacini di laminazione sul fiume Bacchiglione a monte di Viale Diaz nei Comuni di Vicenza e Caldogno (costo complessivo di 18.750.000 euro), di “Anconetta” sul fiume Agno-Guà-S. Caterina nei Comuni di S. Urbano e Vighizzolo d’Este - Padova (costo complessivo di 15.700.000 euro), e di “Prà dei Gai” sul fiume Livenza nei Comuni di Portobuffolè e Mansuè e sul fiume Monticano in Comune di Fontanelle - Treviso (per un costo totale di 39 milioni euro).
I bacini di laminazione – ha sottolineato l'assessore Conte - rappresentano le azioni strutturali prioritarie per l’attuazione di una politica di difesa idraulica del territorio.
BACINO A MONTE VIALE DIAZ. Nel vicentino sono già in corso i lavori sul Timonchio per la cassa di espansione di Caldogno e si sono concluse le procedure per il bacino di Trissino.
“Con la rimodulazione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e coesione 2007-2013 (ex FAS) – ha spiegato l’assessore veneto - sono state incrementate le risorse da destinare alla linea di intervento per la riduzione del rischio idrogeologico, consentendo la realizzazione di ulteriori interventi a regia regionale. La giunta regionale ha proceduto quindi ad autorizzare l’avvio delle procedure di appalto e realizzazione del bacino di laminazione sul fiume Bacchiglione a monte di Viale Diaz, i cui lavori potranno essere avviati nel corso dell’anno”.
“A salvaguardia del territorio vicentino – conclude Conte – il bacino a monte di Viale Diaz, alle porte della città di Vicenza, si configura come un’opera per la difesa idraulica del centro cittadino al fine di abbattere il rischio residuo derivante dalla realizzazione dei bacini di laminazione di monte sul Timonchio”.
Nel corso del 2014 si erano concluse favorevolmente anche le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale su questo progetto che prevede un volume massimo invasabile di 1.200.000 mc, su una superficie di 80 ettari.
BACINO “ANCONETTA”. Per il bacino “Anconetta” le risorse finanziarie sono state reperite nell’ambito dei fondi assegnati all’azione 5.1.1 Interventi di messa in sicurezza e per l’aumento della resilienza dei territori più esposti a rischio idrogeologico e di erosione costiera, prevista con la programmazione POR FESR 2014–2020. Nel corso del 2014 si erano conclusa favorevolmente anche l’istruttoria di Valutazione di Impatto Ambientale sul progetto, conseguentemente la giunta regionale ha ora potuto autorizzare l’avvio delle procedure di appalto e i lavori potranno essere avviati nel corso dell’anno”.
Il progetto per la cassa di espansione “Anconetta” ricade all’interno del bacino Brenta-Bacchiglione-Gorzone e prevede la possibilità di invasare circa 4,5 milioni di metri cubi su una superficie di 135 ettari. ubicata tra i due comuni padovani. La durata dei lavori, una volta appaltati, è stimata in 18 mesi.
BACINO “PRÀ DEI GAI”. Con la rimodulazione delle risorse del Fondo per lo sviluppo e coesione 2007-2013 (ex FAS) sono state incrementate le risorse da destinare alla linea di intervento per la riduzione del rischio idrogeologico, consentendo la realizzazione di ulteriori interventi a regia regionale. La giunta regionale ha proceduto quindi ad autorizzare l’avvio delle procedure di appalto e realizzazione del bacino di laminazione in località di “Prà dei Gai”, i cui lavori potranno essere avviati nel corso dell’anno.
Nel corso del 2014 si erano concluse favorevolmente anche le procedure di Valutazione di Impatto Ambientale su questo progetto, che prevede un volume massimo invasabile di 24.000.000 mc, su una superficie di 550 ettari. “Peraltro – conclude Conte – va evidenziato che tre lotti funzionali di diaframmatura delle arginature del fiume Livenza sono già stati avviati, stante l’urgenza di messa in sicurezza del territorio e della popolazione ivi residente”.