Dal 1° gennaio 2024 è pienamente operativa la piattaforma di e-procurement www.acquistinretepa.it - gestita da Consip per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze - certificata da AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) per operare nell’ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale.
In vigore le norme sulla digitalizzazione previste dal nuovo Codice Appalti
Da quella data, infatti, con l’entrata in vigore delle norme sulla digitalizzazione previste dal nuovo Codice dei contratti, tutte le fasi del ciclo di vita degli appalti pubblici – dalla progettazione fino all’esecuzione del contratto – possono essere gestite solo in modalità digitale, basata sulla interconnessione e interoperabilità tra i servizi infrastrutturali abilitanti (es. Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP) di ANAC, Piattaforma digitale nazionale dei dati (PDND) di PagoPA) e le piattaforme di e-procurement certificate in base alle regole tecniche definite da AGID.
Le principali tappe che nel 2023 hanno portato alla nuova piattaforma certificata di e-procurement:
- Marzo, pubblicazione del nuovo Codice de contratti e definizione del contesto evolutivo;
- Luglio, definizione delle regole di interoperabilità, dei requisiti di certificazione per le piattaforme ed avvio delle attività di sviluppo delle nuove funzionalità;
- Ottobre, primi test con i servizi di ANAC in ambiente di collaudo;
- Dicembre, certificazione della piattaforma.
Dal 1° gennaio 2024, dunque, le stazioni appaltanti possono utilizzare la piattaforma per redigere o acquisire tutti gli atti relativi alle procedure di pubblicazione e affidamento; trasmettere dati e documenti alla BDNCP e ottenere il Codice identificativo gara (cig); richiedere la pubblicazione delle procedure indette sulle Gazzette Ufficiali; aprire, gestire e conservare il Fascicolo di gara; accedere al Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE) per i controlli sui requisiti di partecipazione delle imprese.
Attraverso la piattaforma, sono stati gestiti nel 2023 acquisti per circa 26 miliardi di euro, pari all’1,3% del PIL italiano, con oltre 500mila contratti stipulati tra 140mila imprese (oltre il 95% PMI) e 13.500 amministrazioni abilitate.