Impianti termici e climatizzazione

Dimensionare il sistema a soffitto radiante b!klimax+

Il primo passo per una buona progettazione consiste nella valutazione del fabbisogno termico dei singoli locali

martedì 28 marzo 2017 - Redazione Build News

Pannelloni

b!klimax+ di RDZ è un sistema di climatizzazione a soffitto composto da pannelli radianti in cartongesso su cui sono fissati tramite un diffusore metallico in alluminio i circuiti idraulici in PB. Modulari e semplici da installare, i pannelli sono disponibili con coibentazione in polistirene stampato oppure in lana di roccia per garantire un adeguato isolamento termico dell’insieme.

La scelta di sfruttare le ampie superfici del soffitto per riscaldare e raffrescare gli ambienti offre importanti vantaggi in termini di scambio termico tra superficie radiante e corpo umano con un conseguente miglioramento del livello di comfort percepito, e permette di impiegare temperature medie più miti per il fluido termovettore. Da ciò derivano una diminuzione dei consumi e la possibilità di alimentare il sistema con fonti energetiche alternative (es. energia solare).

Questi benefici assicurati dal sistema sono legati a un attento dimensionamento dell’impianto radiante. Il primo passo per una buona progettazione consiste nella valutazione del fabbisogno termico dei singoli locali avendo cura di non considerare le superfici “attive” come disperdenti. Tale operazione deve inoltre tener conto di alcuni limiti per il corretto funzionamento del sistema, tra i quali il valore della temperatura superficiale (in estate pari al punto di rugiada e in inverno con valori di 32 °C / 35° C) e la velocità dell’acqua nei tubi che deve essere tale da evitare l’accumularsi di bolle d’aria o l’insorgere di rumorosità.

Le operazioni successive prevedono in sequenza la scelta della temperatura media dell’acqua in base alle esigenze del locale sfavorito, la stima della superficie attiva utile a garantire il comfort in ambiente (secondo i diagrammi di resa del sistema) e la progettazione grafica conclusiva, ossia la distribuzione dei pannelli in pianta in relazione alla superficie disponibile.

A fase grafica ultimata si procede con il disegno delle tubazioni che collegano il collettore ai pannelli radianti, osservando la regola di mantenere gli ambienti sostanzialmente distinti e rispettando i limiti di portata e di perdita di carico su ciascuna linea al fine di preservare il giusto bilanciamento dell’impianto. È importante inoltre predisporre opportuni controlli ON-OFF sul collettore di derivazione per limitare l’energia emessa nei locali che risultassero sovradimensionati o caratterizzati da apporti energetici gratuiti.

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