Nel 2022 si rileva una lieve diminuzione del numero complessivo delle opere incompiute, ridotte di cinque unità rispetto al 2021 (da 377 a 372).
I dati arrivano dalla piattaforma Servizio Contratti Pubblici (SCP) del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha pubblicato l’aggiornamento 2022 degli elenchi anagrafe delle opere pubbliche incompiute di interesse nazionale facenti capo, rispettivamente, alle amministrazioni di ambito centrale e alle amministrazioni di ambito regionale.
L’importo complessivo degli interventi, aggiornato all’ultimo quadro economico delle opere censite nel 2022, il cui valore attuale risulta di circa 2,5 miliardi di euro, subisce un deciso incremento rispetto al 2021 (+38%); stabile invece l’importo complessivo degli oneri per l’ultimazione dei lavori, che ha avuto poca differenza (+5,2%), passando da 1,2 miliardi di euro del 2021 agli attuali 1,3 miliardi di euro.
Maglia nera la Sicilia, le più virtuose Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige
Fra le regioni spiccano la Sicilia con 138 opere nel 2022, mentre la Regione Valle d’Aosta e le Province autonome di Trento e Bolzano risultano le più virtuose senza alcuna opera incompiuta.
La pubblicazione è realizzata - in ottemperanza alle disposizioni di cui all’art. 5, comma 1, lett. b) del D.M. 13 marzo 2013, n. 42 - grazie alla collaborazione tra il Mit, le Regioni e le Province autonome, ed ITACA organo tecnico della Conferenza delle Regioni.
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