Il 25 novembre 2015, la Commissione europea ha pubblicato i risultati della consultazione pubblica in merito alla direttiva sul rendimento energetico nell'edilizia (EPBD). La consultazione, aperta il 30 giugno 2015 e conclusasi il 31 ottobre 2015, conteneva 12 sezioni, tra cui 79 domande.
Gli intervistati, sia membri degli Stati dell'Unione europea che non, sono stati in totale 308. Come si può vedere nella figura 1 più della metà (58%) sono organizzazioni, seguite da aziende (20%) che operano negli Stati membri. I privati, le autorità pubbliche e altri rappresentano il 7-8% degli intervistati.
Molti degli intervistati affermano che la direttiva EPBD ha stabilito un buon quadro per migliorare il rendimento energetico degli edifici e ha anche ha permesso di sensibilizzare l'opinione pubblica sul consumo energetico negli edifici, dando così un ruolo sempre più importante nella politica energetica. Quasi la metà degli intervistati ritiene che la direttiva EPBD abbia avuto successo, mentre un terzo non la pensa così. Altri pensano che sia troppo presto per fare una valutazione, mentre alcuni affermano che la direttiva potrebbe non essere efficace quanto ci si aspetta. I pareri "negativi" si fondano principalmente su: il ritardo di alcuni Stati Membri nell'adozione della direttiva e il tasso ancora troppo basso di rinnovo degli edifici esistenti. In generale, però, dalla consultazione emerge un ruolo sempre più importante per l'efficienza energetica e le misure di ristrutturazione ad essa connesse.
Le parti interessate hanno anche citano una mancanza di domanda da parte dei consumatori, legata soprattutto all'assenza di obiettivi a lungo termine. Inoltre, alcuni intervistati pensano che - per realizzare miglioramenti di efficienza energetica nel settore edilizio e aumentare la quantità di energia rinnovabile - prima di tutto ci si debba concentrare sulla riduzione di energia primaria a livello di sistema.
Per fare questo è necessario che siano prima di tutto gli enti locali ad aver ben chiara una panoramica del patrimonio edilizio locale; magari attraverso un attento monitoraggio dei progressi, unito ad una visione a lungo termine. Questi, per molti intervistati, sono elementi chiave per garantire un miglioramento dell'efficienza energetica prima di tutto a livello cittadino.
Spetta ora alla Commissione prendere in considerazione i "suggerimenti" dati dagli intervistati.
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