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Direttiva Ue Case Green, “obiettivo quasi centrato grazie al Superbonus”

Santillo (M5S): “la Direttiva impone di arrivare a un risparmio del 16% dei consumi energetici degli edifici residenziali entro il 2030. Ebbene, grazie al Superbonus, questo obbiettivo potrebbe essere raggiunto a breve. Basta incrociare i dati Terna ed Enea”

mercoledì 20 marzo 2024 - Redazione Build News

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Anche se al governo non lo sanno o fanno finta di non saperlo, il Superbonus continua ad aiutare il nostro Paese. La Direttiva Case Green, nata - tra le altre cose - per contrastare lo smog in cui stiamo affogando, impone di arrivare a un risparmio del 16% dei consumi energetici degli edifici residenziali entro il 2030. Ebbene, grazie al Superbonus, questo obbiettivo potrebbe essere raggiunto a breve. Basta incrociare i dati Terna ed Enea, come fanno anche alcuni articoli di giornale”.

Lo afferma l’on. Agostino Santillo del Movimento 5 Stelle.

Ricordiamo che la “Direttiva Case Green”, cioè la revisione della direttiva sulla prestazione energetica nell'edilizia, è stata approvata in via definitiva dal Parlamento europeo il 12 marzo 2024, con 370 voti favorevoli, 199 voti contrari e 46 astensioni.

“Obiettivo quasi centrato grazie al Superbonus”

Scrive l’on. Santillo: “Terna, che riporta consumi reali, ci dice che nel 2021 in Italia c'è stato un consumo di energia elettrica di circa 300 miliardi di kWh, di cui 65 ascrivibili ai consumi delle abitazioni private. Ora, il 16% applicato a questi 65 miliardi di kWh determina un risparmio di consumi per 10 miliardi di kWh.

E proprio Enea, a fine 2023, stima i risparmi attribuiti al solo Superbonus in circa 9 miliardi di kWh.

Nei fatti quindi l'obiettivo, grazie al Superbonus, pur considerando la differenza tra elettrico e termico è quasi centrato. Tanto più se consideriamo che le stime di risparmio, legate da Enea al Superbonus, sono riferite solo a fine 2022. Aggiungiamo che la stessa Direttiva case green ammette tra gli strumenti di agevolazione proprio lo sconto in fattura, il meccanismo che in Italia ha permesso alle classi meno abbienti di efficientare la propria abitazione, nonostante le bufale della premier Meloni continuino a insinuare il contrario.

Resta poi sul piatto l'ulteriore obiettivo di riduzione dei consumi del 20-22% richiesto dalla Direttiva entro il 2035. L'Italia parte in netto vantaggio rispetto agli altri Paesi Ue grazie proprio al Superbonus e al meccanismo della circolazione dei crediti, poi affossato dal Governo
”.

Conclude Santillo con una domanda: “Riesce l'Esecutivo Meloni, che con tutta la Destra viene per l'ennesima volta asfaltato dai dati, a darsi uno straccio di politica per l'efficientamento energetico degli edifici? O forse Meloni e compagni non vogliono che gli italiani risparmino in bolletta, magari per le solite strizzate d'occhio alla lobby del fossile?”.

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