Si è tenuta ieri presso la 10° Commissione Industria del Senato l'Audizione di CNA e Rete Impresa Italia sulle due proposte di direttive che modificano l'attuale disciplina sull'efficienza energetica e sulla prestazione energetica degli edifici.
LE RICHIESTE DI RETE IMPRESE ITALIA. Secondo Rete Imprese Italia, gli obiettivi del 30% di efficienza energetica entro il 2030, indicati dall’Unione europea, sono un’opportunità per le imprese, sia in termini di maggiori investimenti e di occupazione che di risparmio sulle bollette. Ma servono maggiore flessibilità nell’utilizzo degli strumenti per raggiungere i target europei e una Cabina di regia nazionale sui temi dell’energia, dell’ambiente e dei trasporti.
In merito alla soglia obbligatoria dell’1,5% di efficienza energetica per i distributori o i fornitori di energia, Rete Imprese Italia ritiene necessario rivedere l’uniformità di obblighi per i Paesi Ue, consentendo l’utilizzo di incentivi rivelatisi efficaci, come le detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica, per raggiungere questo obiettivo.
Inoltre, secondo Rete Imprese Italia, la proposta di direttiva sull’efficienza energetica è l’occasione per definire una normativa che consenta alle 200.000 piccole e medie imprese del settore dei servizi energetici di operare in regime di libera concorrenza sul mercato, contribuendo così a raggiungere i target europei e con vantaggi per i consumatori finali e l’economia.
I rappresentanti dell'associazione non condividono l’esclusione dell’energia elettrica dal campo di applicazione delle disposizioni su misurazione e fatturazione che costituiscono aspetti importanti nelle politiche di efficienza energetica e nella tutela dei consumatori finali.
In merito alla direttiva sulla prestazione energetica degli edifici che prevede l’introduzione di una Strategia di ristrutturazione a lungo termine, Rete Imprese Italia ritiene necessario eliminare ostacoli tra i quali: i limiti di accesso al credito, l’assenza di una contrattualistica specializzata, l’incertezza normativa, l’assenza di una strategia stabile e lo scarso coordinamento tra incentivi, benefici concreti e tempi di recupero, i limiti operativi connessi con l’utilizzo delle reti.
LA POSIZIONE DELLA CNA. CNA condivide l'impostazione che la Commissione Europea ha dato al pacchetto legislativo Energia pulita per tutti gli Europei, cuore pulsante della strategia energetica UE volta alla creazione dell'Unione dell'Energia. In particolare, è positivo l'approccio integrato alla disciplina, che mette in collegamento le politiche energetiche a quelle climatiche frutto della Conferenza sul clima di Parigi 2015 e contribuisce ad affermare l'idea dello Sviluppo sostenibile quale visione generale di sistema non solo legata agli aspetti prettamente ambientali, ma anche con ricadute positive sul sistema economico e sociale.
Positivo è l'impegno europeo del target del 30% di efficienza energetica al 2030, vincolante a livello unionale ma per raggiungere il quale a ciascuno Stato Membro viene lasciata la massima flessibilità nella definizione degli strumenti e delle strategie necessarie.
Critico appare invece l'obiettivo vincolante dell'1,5% annuo per distributori e fornitori, che non tiene conto della diversa intensità energetica di ciascun paese e rappresenta una eccessiva rigidità soprattutto per quelle realtà, come l'Italia, che hanno raggiunto buoni livelli di efficienza.
In tale contesto, sarebbe opportuno mettere a sistema nell'ordinamento le detrazioni fiscali del 65% (Ecobonus), strumento di più facile fruizione che negli anni ha rappresentato la maggiore leva per gli investimenti nel settore dell'efficienza e che potrebbe quindi diventare lo strumento principale per conseguire gli obiettivi di riduzione al 2030.
CNA ha inoltre segnalato la necessità che il mercato dei servizi energetici - cui contribuirà fortemente l'obbligo di interventi a favore di finalità sociali e di lotta alla fuel poverty - si sviluppi in trasparenza e concorrenza, evitando che si creino posizioni dominanti da parte dei distributori di energia.
Infine, è stata segnalata l'opportunità di costituire una Cabina di Regia sui temi dell'energia, dell'ambiente e dei trasporti quale punto di partenza per un approccio integrato alle politiche energetiche e climatiche a livello nazionale.