Ieri il sottosegretario all'Ambiente, Barbara Degani, ha risposto a una interrogazione - n. 3-01834, prima firmataria la senatrice Vilma Moronese del M5S - sulla multa comminata all'Italia dalla Corte di giustizia europea per le discariche abusive.
Il sottosegretario ha fatto presente che “con la sentenza del 2 dicembre 2014, la Corte di giustizia dell’Unione europea ha condannato l’Italia al pagamento di una sanzione forfettaria di 40 milioni di euro, già corrisposta a febbraio 2015, e di una penalità semestrale determinata in 42 milioni e 800.000 euro, fino alla completa esecuzione della sentenza”.
49 DISCARICHE MESSE A NORMA. Degani ha precisato che “sebbene la sentenza di condanna riguardi duecento discariche, per il computo della penalità semestrale potranno essere detratti 400.000 o 200.000 euro per ogni discarica messa a norma, a seconda che siano presenti o meno rifiuti pericolosi. Pertanto, per la quantificazione della penalità dovuta per il semestre 2 dicembre 2014 - 2 giugno 2015, è stato comunicato alla Commissione europea che quarantanove discariche, tra quelle oggetto di contestazione, sono state messe a norma ed è stata certificata la conformità alla normativa comunitaria. All’esito del computo, il Governo italiano potrà muovere eventuali contestazioni”.
FINANZIATI INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA E BONIFICA PER 29 DISCARICHE. Il sottosegretario ha inoltre ricordato che “la legge di stabilità per il 2014 ha istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’ambiente, un Fondo per il finanziamento di un piano straordinario di bonifica delle discariche abusive individuate dalle competenti Autorità statali in relazione alla procedura di infrazione comunitaria n. 2003/2007, con una dotazione finanziaria di 30 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2014 - successivamente ridotto a circa 29,5 milioni di euro - e di 30 milioni di euro per l’esercizio finanziario 2015. In attuazione della citata norma, con il decreto del Ministero dell’ambiente del 9 dicembre 2014 è stato adottato uno specifico Piano straordinario di bonifica per ulteriori quarantaquattro discariche. Con le risorse all’uopo disponibili, pari a oltre 68 milioni di euro di cui quasi 9 milioni regionali e oltre 59 milioni statali, sono stati finanziati gli interventi di messa in sicurezza e bonifica per ventinove discariche nelle regioni Abruzzo, Puglia, Siciliana e Veneto, mentre le restanti dodici discariche sprovviste di copertura finanziaria quantificata in circa 66 milioni di euro, sono state inserite nella sezione programmatica del Piano straordinario”.
Il Ministero dell’ambiente “ha avviato gli opportuni contatti con la Presidenza del Consiglio dei ministri per il reperimento delle risorse necessarie alla completa realizzazione degli interventi di bonifica nell’ambito del Fondo sviluppo e coesione, ciclo di Programmazione 2014-2020. Al riguardo, è stato realizzato uno specifico programma di interventi, propedeutici all’esame del CIPE, riferito al finanziamento degli interventi previsti nella sezione programmatica del citato Piano straordinario e al completamento degli interventi disciplinati nell’Accordo di programma quadro "Caratterizzazione e bonifica dei siti inquinati", sottoscritto il 24 gennaio 2013 tra i ministeri dell’ambiente e dello sviluppo economico e la regione Calabria”.
MORONESE (M5S): NON CHIARO IL LIVELLO DI PERICOLOSITÀ DEI RIFIUTI IN 29 DISCARICHE. La senatrice firmataria dell'interrogazione si è detta insoddisfatta della risposta, in quanto “non è ancora chiaro quale sia il livello di pericolosità dei rifiuti presenti in ventinove discariche”. Secondo la Moronese, se fosse stata approvata una proposta emendativa del Movimento 5 Stelle al disegno di legge di stabilità 2013, gli importi delle multe sarebbero stati notevolmente inferiori.