Si è svolta il 2 luglio l'audizione al Senato nelle Commissioni riunite Agricoltura e Territorio della Conferenza delle Regioni in relazione ai disegni di legge sul consumo del suolo.
La delegazione è stata guidata da Bruno Discepolo, Assessore Urbanistica, Governo del territorio della Regione Campania, con la partecipazione anche degli Assessori Quirico Sanna, della Regione Sardegna e Cristiano Corazzari della Regione Veneto.
Abbiamo confermato - sottolinea Discepolo - quanto sia indispensabile una norma quadro nazionale in materia di consumo del suolo. Lo Stato deve stabilire i principi fondamentali a cui attenersi, con provvedimenti che permettano di intervenire subito e in modo chiaro. Dall’altro c’è da considerare il consumo del suolo all’interno dei territori e quindi dell’impatto e degli effetti che ha il fenomeno, tenendo presente anche il problema dei cambiamenti climatici e delle conseguenti emergenze. In tal senso dobbiamo considerare i fenomeni causati dall’impermeabilizzazione o dal compattamento dei terreni, i processi di perdita di materia organica e la perdita di biodiversità. Questo per dire che si tratta di una disciplina che non investe solo l’urbanistica, ma che interessa anche altri settori. E’ fondamentale, infatti, che sia riconosciuto a livello legislativo il valore funzionale del suolo. Occorrono quindi delle disposizioni che predispongano al corretto utilizzo degli strumenti normativi con precise definizioni, istituti giuridici e incentivi. Si deve nel contempo consentire alle regioni di operare efficacemente attraverso l’inserimento di meccanismi mirati alle effettive esigenze locali. Abbiamo poi evidenziato – spiega Discepolo - quanto sia indispensabile che i provvedimenti abbiano una precisa articolazione delle competenze tra Stato e Regioni. Così come è da prevedere l’istituzione di un tavolo di confronto Stato-Regioni permanente per definire meglio le modalità attuative. Abbiamo anche informato il Parlamento che per le attività di monitoraggio le regioni sono già a lavoro con Ispra per avere un osservatorio sul consumo del suolo in ogni regione. Anche in questo contesto la collaborazione istituzionale è fondamentale e quindi potrà servire un tavolo permanente di confronto con la partecipazione dei Ministeri competenti. Infine è stato evidenziato - rileva Discepolo - come la legislazione nazionale debba sempre fare salve le prerogative regionali e quelle normative già in vigore in linea con gli obiettivi nazionali. Questo servirà a tutelare i processi già avviati e a garantire la prosecuzione amministrativa degli interventi sul territorio.
In allegato il Documento approvato dalla Conferenza delle Regioni il 17 aprile 2019
Leggi anche: Rigenerazione urbana, le Professioni tecniche sul ddl Morassut: “Finalità condivise, ma con riserva”