Nel luglio scorso il Tar Veneto con una sentenza aveva bocciato il ricorso presentato da Italia Nostra contro la permuta dei Palazzi Storici dell'Università Ca' Foscari - Ca' Bembo, Ca' Cappello e Palazzo Cosulich - con la palazzina ex Enel, dichiarandolo “inammissibile per difetto di giurisdizione”.
La sentenza del Tribunale amministrativo regionale del Veneto è stata però annullata dal Consiglio di Stato.
IL PRINCIPIO GENERALE. “Si tratta di un'importante vittoria anche per le tesi che Italia Nostra da sempre difende a livello nazionale – ha evidenziato la stessa Italia Nostra in un comunicato - per cui le procedure di dismissione dei beni pubblici (in aumento esponenziale per esigenze di bilancio degli enti pubblici), non possono essere esenti da valutazione da parte di un giudice terzo. Valutazione che risulta marginale quando ad essere alienati sono capannoni, caserme o magazzini, rivelandosi invece centrale quando ad essere ceduti (come nel nostro caso) sono immobili di valore storico-artistico, per giunta adibiti ad un servizio pubblico fondamentale come l'educazione”.
Secondo l'Associazione “le procedure di sdemanializzazione e di decisione di alienazione dei beni pubblici sono attività di diritto pubblico e come tali sottoposte alla giurisdizione amministrativa, mentre solo i successivi contratti di vendita sono atti di diritto privato sottoposti alla giurisdizione ordinaria”.
PRONUNCIA NEL MERITO DEL TAR. Adesso il Tar Veneto dovrà necessariamente pronunciarsi sulla questione e Italia Nostra ha 90 giorni di tempo per “riassumere” il giudizio dinanzi allo stesso Tar.