Il 27 luglio scorso, nel corso della prima riunione della Cabina di Regia della Struttura di missione Italia sicura, coordinata dal dr. Mauro Grassi, sono state proposte le “Linee guida per la valutazione preliminare della qualità dei progetti per la difesa dalle alluvioni, per la prevenzione dei dissesti sulla rete idrografica e per la difesa delle coste”, elaborate dal gruppo di lavoro del Consiglio nazionale degli ingegneri (CNI), e sottoscritte anche da quasi tutti gli Ordini e Collegi della Rete delle Professioni Tecniche (RPT).
Nella premessa alle Linee guida si sottolinea la necessità di “adottare una strategia complessiva, di respiro pluriennale, capace di contemperare il duplice obiettivo di aprire al più presto quanti più cantieri possibile per superare almeno parzialmente i ritardi accumulati e di assicurare che le opere da realizzare siano caratterizzate da scelte oculate circa la tipologia di interventi e da una qualità progettuale di livello adeguato”.
DUE FASI. Per far questo occorre distinguere due fasi:
- fase A, relativa ad un orizzonte temporale limitato, ad esempio fino a tutto il 2016, nel quale è più rilevante il carattere di urgenza e gli aspetti qualitativi possono limitarsi al minimo essenziale,
- fase B, relativa ad un periodo successivo (ad esempio dal 2017 in poi), nel quale gli standard qualitativi devono migliorare sensibilmente. In tale fase particolare attenzione verrà data al recupero dei terreni marginali sia ai fini della prevenzione mitigazione dei fenomeni, sia per la produzione di biomassa destinabile al sistema industriale salvaguardando così i terreni destinati all’alimentazione umana ed animale.
Il suddetto documento – qui sotto in allegato - contiene le Linee Guida per gli interventi di fase A, relative a opere di difesa dalle alluvioni e dai dissesti sulla rete idrografica, e a opere di difesa costiera, che devono essere realizzati in tempi brevi e che in qualche caso sono già in fase di progettazione. Per ciascuna tipologia sono analizzati gli aspetti idrologici, idraulici, geotecnici e idrogeologici.
Le Linee Guida di fase B saranno oggetto di un successivo documento.
CRITERI PER LA SEMPLIFICAZIONE DEGLI AFFIDAMENTI SERVIZI DI PROGETTAZIONE TECNICA. Nella riunione del luglio scorso il Presidente del Cni, Armando Zambrano, che è stato nominato componente della Cabina di Regia di Italia sicura, ha ribadito la necessità di dare indicazioni sulle procedure di gare per l'affidamento dei servizi tecnici e anche per lo snellimento delle fasi di redazione della progettazione, evitando, in molti casi, la necessità del progetto definitivo. Zambrano ha auspicato la redazione di un progetto preliminare più accurato, sul quale acquisire il parere degli enti competenti, accelerando così i tempi e riducendo i costi.
Il presidente degli ingegneri ha sottolineato la necessità della centralità della progettazione, evitando l'uso di meccanismi come l'appalto integrato, affidandola a professionisti scelti per competenza e capacità, con la partecipazione anche dei giovani ingegneri.
Il gruppo di lavoro "servizi di ingegneria e architettura" della RPT ha elaborato il documento “Criteri per la semplificazione degli affidamenti servizi di progettazione tecnica”, nel quale si suggerisce come procedura più idonea per la progettazione e l’esecuzione dei lavori di cui all’art.9 del D.L. n°133/2014, convertito con legge 164/2014, la seguente:
1) Fase n°1: Redazione Progetto preliminare (per accesso ai finanziamenti);
2) Fase n°2: Affidamento progettazione esecutiva, utilizzando le procedure già previste dall’art.7 comma 4 del DL 133/2014 e, per l’affidamento agli operatori economici esterni alla P.A., le procedure di cui al precedente paragrafo n°2;
3) Fase n°3: Affidamento lavori con le procedure di cui all’art.9 dello stesso D.L. n°133/2014, convertito con legge 164/2014.
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