Quali sfide e cambiamenti sta affrontando il settore edile? Quali le principali novità e gli scenari futuri? Basteranno i Bonus per far ripartire il mercato edilizio e la distribuzione? A queste e ad altre domande si è cercato di rispondere nel corso del consueto appuntamento di Sercomated con il mondo della distribuzione e produzione di materiali edili e ospitato da Green Pea, il primo green retail park al mondo.
A fare il punto della situazione sullo stato dell’arte, con la moderazione di Edoardo Sabbadin, docente di Economia e gestione delle imprese presso l’Università di Parma e da Imen Boulahrajane, media expert e founder di Will, sono stati: Giuseppe Freri, Presidente Federcomated; Mario Verduci, segretario generale Federcomated e amministratore delegato Sercomated che ha fatto un’analisi storica sulle criticità del settore, in particolare, la dimensione aziendale è sempre stata una criticità storica del nostro Paese, ma non l’unico problema, altri elementi di criticità sono la sottocapitalizzazione che genera una scarsa attrattività degli investitori, i limiti legati alle competenze tecniche e tecnologiche e i rapporti di filiera soprattutto nel rapporto tra produttore e distributore.
Per quanto riguarda invece l’evoluzione del mercato, il 2008 è lo spartiacque per eccellenza. Infatti, dal dopo guerra e fino alla crisi subprime il mercato era abbastanza omogeneo. Dal 2008 avvengono una serie di cambiamenti importanti a partire dall’affermazione delle forme aggregate d’impresa, l’affermazione del mercato della ristrutturazione su quello delle costruzioni, l'ampliamento dell’offerta dei magazzini edili dei materiali di finitura, l’accesso diretto dell’utilizzatore finale nei magazzini edili con la creazione di showroom, l’affermazione della qualità del prodotto/servizio e infine l’affermazione dell’edilizia sostenibile e della responsabilità sociale.
Infine, relativamente alle tendenze future che ci si aspetta dal settore, il segretario generale Federcomated mostra alcune dei principali trend, rafforzati anche dalla pandemia, come il mercato dell’e-commerce, l’accesso delle imprese alla nuove forme di comunicazione e di marketing, un ingresso massiccio di GDO nel mercato, il peso sempre maggiore della digitalizzazione, la nascita di nuove figure professionali come il progettista sistemico, l’obiettivo della semplificazione burocratica, l’impiego di incentivi strutturali e permanenti, la tutela del credito, la multicanalità e uno sviluppo maggiore dell’economia circolare.
Edoardo Sabbadin ha posto l’accento nel corso dell’evento sulla criticità della dimensione d’impresa – “In Italia ci sono solo imprese nane o bambine ed è la normativa stessa che le costringe a restare tali. Il futuro sta nella brandizzazione e nella digitalizzazione che speriamo ci costringa a diventare grandi”. Invece Maurizio Bellosta, vicepresidente sezione cromato Associazione Italiana Costruttori Valvole e Rubinetteria, ha sottolineato come la principale criticità nel settore oggi è la formazione di tecnici specializzati e sull’importanza di un dialogo maggiore tra scuole e aziende per lo sviluppo di giovani professionisti qualificati. Luca Berardo, Presidente Sercomated ha infine sintetizzato l’attuale scenario edilizio attraverso le “3F” ovvero formazione, filiera e finanza.
“La finanza implica che siamo obbligati a crescere nella capacità di attrarre capitale, la formazione, invece, sia dell’imprenditore che degli addetti deve creare la forma mentis che porta all’apertura e che porta alla spersonalizzazione dell’azienda per veicoli commerciali sempre più grandi. Infine la filiera consiste nella centralità della distribuzione edile oggi, è necessario un accordo di filiera solido tra produttore e distributore -conclude Luca Berardo - in ultimo un invito a non lavorare in un mercato fatto di bonus perché bisogna vivere di programmazione e non di incentivi, dare una visione strutturale, la grande scommessa è nella trasformazione che sapremo mettere in atto”.
Incentivi e sostenibilità per rilanciare il settore
Attraverso la propria esperienza personale in Italcer, il CEO Graziano Verdi ha sottolineato come la finanza può far crescere il settore attraverso mini bond, quotazioni e fondi di investimento, ma una grande opportunità proviene in particolare dalla grande liquidità presente sul mercato oggi grazie agli incentivi e che può fare e sta già facendo la differenza. Edilizia e costruzioni si intrecciano sempre più con altri settori e non possono prescindere dalla sostenibilità, oggi più che mai, un’arma di crescita come è stato spiegato da Francesco Farinetti, amministratore delegato di Green Pea e vicepresidente Eataly – “la sostenibilità è un viaggio da fare insieme, perché è un percorso di continua produzione, il tema non è cambiare la società dei consumi ma migliorarla attraverso la sostenibilità”.
La rivoluzione digital nella distribuzione edilizia
L’edilizia oltre a essere sempre più green e sostenibile è anche sempre più digital, quindi non è mancato un focus sull’importanza delle tecnologie digitali, dell’e-commerce e della multicanalità nelle sue declinazioni strategiche e nei suoi strumenti. Gabriele Nicoli, vicepresidente Sercomated, ha tracciato lo scenario attuale - “la pandemia ha creato la necessità di approcciarsi al digitale mediante piattaforme per proporre i propri prodotti generando un approccio artigianale e ha dimostrato come il digitale sia oggi una forma relazionale e transazionale di porsi verso la clientela. Quindi i canali digitali si stanno integrando prepotentemente con i punti vendita”.
Altro fenomeno importante è l’accelerazione dell’impiego dei canali digitali di interazione e vendita: platform e marketplace “Oggi la relazione dei clienti con le marche avviene sempre più secondo una molteplicità di canali, in qualsiasi momento e luogo - ha spiegato Ida Cantatore, project manager digital platform Edilportale - Quindi, per un brand, adottare una strategia omnicanale significa essere raggiungibile ovunque, da qualunque dispositivo, dando un’immagine coordinata tra il fisico e il digitale al cliente”.