Lunedì prossimo sul tavolo del Consiglio dei ministri arriva il Decreto energia con probabili aiuti per contrastare l’inflazione e il caro energia come per esempio la conferma dell’Iva al 5% per il gas oppure gli 80 euro per carburanti caricati sulla social card “Dedicata a te”.
Nella bozza del provvedimento in discussione è stato però inserito anche un articolo che introduce una sanatoria per scontrini e fatture non in regola. Secondo la previsione tutti i contribuenti che hanno commesso una violazione fra il primo gennaio 2022 e il 30 giugno di quest'anno potranno mettersi in regola pagando multe ridotte.
La sanatoria riguarderebbe in particolare quei i soggetti che esercitano attività di commercio al dettaglio, di somministrazione di alimenti e bevande o di prestazione di servizi, con ricavi annui superiori a 400.000 euro (oppure anche inferiori a questa soglia se incassano con carte di credito, bancomat o altri strumenti di pagamento elettronico) che hanno commesso una più violazioni nella trasmissione telematica al Fisco degli scontrini.
I contribuenti in difetto con l'amministrazione finanziaria, per sanare la posizione, dovranno versare entro il 15 dicembre 2023 in unica soluzione un diciottesimo delle sanzioni previste, con un minimo di 2.000 euro e per il calcolo delle sanzioni non si applica il limite di 500 euro.
Le violazioni
Le violazioni interessate dalla sanatoria sono quelle relative agli obblighi di documentazione e registrazione di operazioni imponibili ai fini Iva, dell'individuazione di prodotti determinati, degli obblighi di documentazione e registrazione di operazioni non imponibili, esenti, non soggette a Iva o soggette al reverse charge, e ancora della mancata trasmissione, o con dati incompleti o non veritieri dei corrispettivi e la più tipica delle violazioni ovvero la mancata emissione di ricevute, scontrini fiscali, documenti di trasporto o l’emissione di questi documenti per importi inferiori a quelli effettivi.
La sanatoria non riguarda quindi l’omessa presentazione delle dichiarazioni annuali per gli anni d'imposta fino al 2022 né interviene sulle condizioni di punibilità penale in caso di autoriciclaggio, di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo.
Un altro beneficio per chi opterà per la sanatoria è dato dal fatto che le violazioni regolarizzate non saranno conteggiate ai fini dell'applicazione della sanzione accessoria che scatta con 4 violazioni in 5 anni.