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Dl salva-casa, al Mit si preparano gli emendamenti

In arrivo nuove misure che andranno a integrare il Dl Salva casa: dalla norma per i grattacieli di Milano a possibili modifiche sui requisiti di abitabilità

mercoledì 29 maggio 2024 - Franco Metta

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Mentre si attende la pubblicazione in Gazzetta del Dl Salva casa approvato dal Cdm settimana scorsa, il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti sta già lavorando a possibili modifiche da apportare durante l’iter parlamentare.

Ne ha parlato ieri ai giornalisti, a margine dell’evento “La casa di degli italiani” organizzato da Assimpredil Ance, lo stesso ministro Matteo Salvini riferendosi in particolare allo sblocco dei cantieri di Milano sotto inchiesta della Magistratura per irregolarità: “Non entro nel merito dell’inchiesta giudiziaria, ha detto il ministro, però una città come Milano non può fermare le autorizzazioni edilizie, non può fermare lo sviluppo della città, e quindi andiamo a fare un intervento per aiutare le centinaia di famiglie che vivono oggi in palazzi che non possono essere abbattuti”.

La norma per i grattacieli di Milano però non sarà l’unica novità. Il provvedimento infatti, ha aggiunto il ministro è solo “l’inizio di un percorso, dopo l’edilizia privata lo step successivo sarà l’edilizia pubblica, popolare e sociale”.

Riferendosi quindi all’emergenza abitativa che investe Milano il ministro ha detto “Conto che anche il salva casa rimettendo sul mercato migliaia e migliaia di immobili che oggi sono bloccati per questioni di difformità interne possa abbassare il costo dell’acquisto e il costo dell’affitto”.

Un altro tema sul tavolo è quello dei requisiti di abitabilità, ovvero l’altezza dei soffitti e superficie minima che potrebbe aprire alla possibilità di render abitabili cantine, seminterrati o soffitte.

La casa come bene rifugio necessario

La casa, secondo Assimpredil Ance, è ancora un obiettivo primario per gli italiani, è un investimento sicuro per sé e per i propri figli. È un’infrastruttura imprescindibile per garantire crescita, inclusione e sviluppo sostenibile del nostro Paese. L’incontro di ieri è stata quindi l’occasione per un confronto sulle politiche che il Governo sta adottando e sull’efficacia delle misure intraprese per rispondere alla crescente domanda dei cittadini.

Gli industriali, per voce della presidente di Assimpredil-Ance Regina De Albertis (Borio Mangiarotti Spa) chiedono un quadro di riferimento certo per costruire case a basso costo con incentivi stabili e duraturi nel tempo.

La sensazione però è che almeno per i prossimi 24 mesi si navigherà ancora a vista, quindi con norme un po’ ballerine, almeno fino a quando non sarà pronto il Piano che la Direttiva Ue Case green ha chiesto a tutti i Paesi membri per affrontare la transizione verso la riqualificazione energetica e puntare così a un parco immobiliare a emissioni zero entro il 2050.

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