Con 168 voti favorevoli, 90 contrari e un'astensione, oggi l'Aula del Senato ha approvato il ddl n. 2299, di conversione del decreto-legge n. 42, sulla funzionalità del sistema scolastico e della ricerca, che passa ora al vaglio della Camera.
L'Assemblea di Palazzo Madama ha votato la questione di fiducia posta dal Governo approvando il maxiemendamento interamente sostitutivo che ha recepito le modifiche proposte dalla commissione Istruzione.
PERITI INDUSTRIALI SOLO CON LA LAUREA. Il provvedimento introduce disposizioni in materia di ordinamento professionale dei periti industriali di cui alla legge 2 febbraio 1990, n. 17. Il titolo di perito industriale spetterà non più ai diplomati degli istituti tecnici bensì a coloro che siano in possesso della laurea. Si prevede infatti che il titolo di perito industriale spetti non più "ai licenziati degli istituti tecnici che abbiano conseguito lo specifico diploma secondo gli ordinamenti scolastici", bensì "a coloro che siano in possesso della laurea prevista dall'articolo 55, comma 1, del regolamento di cui al D.P.R. 5 giugno 2001, n. 328".
Agli esami di Stato per le professioni di agrotecnico, geometra, perito agrario e perito industriale, oltre che con i titoli e tirocini previsti dalla normativa vigente e dalla attuazione della legge 10 febbraio 2000, n. 30, si accede con la laurea comprensiva di un tirocinio di sei mesi. Restano ferme le attività professionali riservate o consentite e le prove attualmente previste per l'esame di Stato.
Oltre quanto previsto dall'articolo 3, comma 2, della legge 2 febbraio 1990, n. 17, conservano efficacia ad ogni effetto di legge i periodi di praticantato, i titoli di studio maturati e validi ai fini dell'ammissione all'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della libera professione, nonché i provvedimenti adottati dagli organi professionali dei periti industriali e dei periti industriali laureati secondo le disposizioni vigenti prima della data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto-legge, per un periodo di cinque anni dalla medesima data. Per il medesimo periodo, conservano il diritto di accedere all’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della libera professione anche i soggetti che conseguono un titolo di studio valido a tal fine ai sensi della normativa previgente.
64 MILIONI DI EURO PER IL DECORO DEGLI EDIFICI SCOLASTICI. Per quanto riguarda il programma di ripristino del decoro degli edifici scolastici, il provvedimento licenziato dal Senato stanzia 64 milioni di euro per proseguire gli interventi e prevede, per lo svolgimento di attività di pulizia nelle scuole, la possibilità di far ricorso alle convenzioni Consip, anche nei territori in cui queste non siano attive, siano scadute o sospese.
Viene inoltre erogato un contributo di tre milioni per la stabilizzazione e il riconoscimento della Scuola sperimentale di dottorato internazionale Gran Sasso Science Institute (GSSI).