“Piuttosto che un passo in avanti verso l’affermazione del principio dell’equo compenso, due passi indietro sul fronte della tutela del lavoro e della dignità degli architetti e ingegneri italiani”.
È quanto afferma Egidio Comodo, Presidente di Fondazione Inarcassa, la Fondazione Architetti e Ingegneri liberi professionisti iscritti Inarcassa, commentando la notizia dell’approvazione dell’emendamento al Dl Semplificazioni che di fatto annulla l’obbligo per le stazioni appaltanti di utilizzare il Decreto Parametri per stabilire i compensi da porre a base delle gare per i servizi di ingegneria e architettura.
“Accogliamo con favore le dichiarazioni della Sen. Nugnes che ha anticipato la presentazione di un emendamento in Aula per tornare indietro ed eliminare questa pericolosa disposizione. Tuttavia, non possiamo non sottolineare che temi estremamente delicati, che vanno ad impattare sul lavoro e la vita di migliaia di professionisti, non possono essere affrontati con superficialità e approssimazione, generando contraddizioni e atteggiamenti del tutto schizofrenici. Il rischio è che dai buoni propositi si passi ad ottenere risultati di forza uguale e contraria, finendo per avvantaggiare, di fatto, esclusivamente i contraenti forti a scapito delle parti più deboli, a cominciare dai giovani professionisti che da anni vivono una condizione reddituale molto preoccupante”.
“Per questo motivo – conclude Comodo – rivolgo un appello al Governo, in particolare al Ministro dello Sviluppo Economico e del Welfare, Luigi Di Maio, e al Ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, affinché si intervenga per evitare quello che potrebbe diventare un vero e proprio pasticcio del Governo e della sua maggioranza a danno dei professionisti italiani. Invitiamo altresì il Governo ad una rivalutazione complessiva del ruolo stesso dei professionisti, nell’interesse del Paese e per lo sviluppo economico e sociale”.
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