Unicmi (Unione Nazionale delle Industrie delle Costruzioni Metalliche dell'Involucro e dei serramenti) commenta il testo ufficiale del decreto-legge Sostegni ter (Dl n. 4/2022) pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 27 gennaio e in vigore da ieri.
L'articolo 28 del Dl, ricordiamo, contiene tra l'altro la stretta sulla cessione del credito in chiave anti-frodi (LEGGI TUTTO).
“Il provvedimento”, ricorda Unicmi, “era stato deciso dal Consiglio dei Ministri del 21 gennaio ma per 7 giorni (insieme al resto de DL) era stato bloccato e il Governo aveva manifestato disponibilità ad accogliere alcune modifiche segnalate dall’intero fronte associativo del settore delle costruzioni, modifiche che avrebbero potuto assicurare da un lato le necessarie garanzie di salvaguardia dalle frodi limitando la possibilità di accedere al mercato della cessione dei crediti solo a determinate categorie di operatori finanziari tracciabili (e non a operatori fraudolenti) ma dall’altro avrebbe continuato a consentire le ulteriori cedibilità dei crediti in più passaggi.
Non aver voluto accogliere le impostazioni suggerite dall’intero comparto delle costruzioni significa nei fatti azzoppare due strumenti fondamentali per la fruibilità dei bonus (superbonus, ecobonus, bonus casa) come sconto in fattura e cessione del credito. Con l’aumento dei costi e con l’allungamento dei tempi necessari ad avviare i cantieri. questa norma che limita le cessioni multiple di crediti fiscali rischia di avere effetti devastanti sul mercato, contraendo in modo determinante l’appeal dei provvedimenti e con essi la possibilità di continuare la ripresa dei fatturati di tutto il mondo delle costruzioni che nel 2021, grazie ai bonus, allo sconto in fattura e alla cessione del credito, avevano contribuito a garantire l’aumento del PIL italiano.
Unicmi, nelle prossime settimane, concentrerà la propria azione per sensibilizzare i parlamentari a modifiche di questo provvedimento in sede di conversione del DL in Legge”.