L'Associazione dei costruttori edili ha pubblicato uno studio, curato dalla Direzione Affari Economici e Centro Studi, che fornisce informazioni sulla struttura del settore e sugli effetti moltiplicativi sull’economia derivanti da una domanda aggiuntiva di spesa in costruzioni (effetti diretti, indiretti e indotti).
La ricerca, che si basa su specifiche elaborazioni della più recente tavola intersettoriale pubblicata dall’Istat, in merito agli aspetti strutturali mette in evidenza la lunga e complessa filiera delle costruzioni e la bassa incidenza di importazioni nel processo produttivo.
Il settore delle costruzioni acquista, infatti, beni e servizi dall’88% dei settori economici (31 settori economici su 36 sono fornitori delle costruzioni) e solo il 4,2% degli acquisti è importato mentre il 95,8% è di produzione interna.
EFFETTI MOLTIPLICATIVI. Per quanto riguarda gli effetti moltiplicativi, dallo studio emerge che una spesa aggiuntiva di un miliardo di euro in costruzioni genera sul sistema economico una ricaduta complessiva di 3.513 milioni come effetti diretti, indiretti e indotti e produce un incremento di 15.555 unità di lavoro di cui 9.942 nel settore delle costruzioni e 5.613 nei settori collegati.
In questa edizione dello studio, che aggiorna il precedente lavoro dell’Ance svolto nel 2010, alcuni risultati sono inoltre, per la prima volta, presentati separatamente per le attività di “costruzione di edifici e altri lavori di costruzione specializzati” e di “lavori di ingegneria civile”.