Gli edifici intelligenti sono sicuramente una delle migliori risposte alle sfide energetiche che l’Europa sta affrontando. Una maggiore efficienza equivale a un maggior risparmio economico per i consumatori, una riduzione delle emissioni inquinanti e un aiuto nel raggiungere gli obiettivi della strategia energetica 2030. Ma come funzionano i sistemi domotici? Mantengono realmente le promesse?
Cerca di rispondere a tutte queste domande e di fornire qualche dato e spunto di riflessione un articolo pubblicato di recente su youris.com, agenzia europea di comunicazione indipendente, focalizzata su innovazione e nuove tecnologie.
“La domotica è un sistema che controlla l'automazione, tutto ciò che è installato in un edificio. Sulla base di ordini, il sistema assicura comfort ed efficienza energetica ", afferma Jordi Sabaté, segretario della spagnola Automation Systems Association (CEDOM).
Come funzionano i sistemi domotici
Questo comprende tutta una serie di compiti, dalla gestione automatizzata delle tende che lasciano entrare più o meno luce in base alle condizioni climatiche e delle apparecchiature in base alle esigenze degli utenti o ai costi dell’elettricità, fino alla pianificazione dell’accensione degli impianti di climatizzazione, sempre in base alle necessità degli occupanti.
Immotica vs Domotica
Secondo Sabaté l’immotica, ovvero l’applicazione della domotica agli edifici non residenziali, è attualmente il principale mercato per l'automazione. Perché è negli edifici dove vi è un ingente consumo energetico che si ottengono i migliori risultati. Se in caso di edifici non residenziali il risparmio è evidente la situazione è meno chiara per quanto riguarda le abitazioni domestiche.
Vantaggi: essere più consapevoli dei consumi
Diversi studi hanno dimostrato che la maggior parte dei consumatori ignora il proprio fabbisogno energetico, dichiara Dario Bonino, ricercatore presso l'Istituto Mario Boella (ISMB) di Torino. Un’analisi del Centro per lo studio dei cambiamenti climatici dell’Università di Oxford ha mostrato ‘l’importanza dei sistemi di controllo e gestione in termini di maggiore consapevolezza sui consumi energetici.’
Costi ancora troppo elevati
Insomma, i sistemi domotici hanno l’indubbio pregio di ‘informare e istruire’ gli utenti su come l’energia viene utilizzata in casa e sulle azioni che possono ottimizzarla. Tuttavia installare un sistema domotico integrale è tutt’ora molto oneroso, quindi inaccessibile alla maggior parte delle persone.
I vantaggi poi cambiano da luogo e luogo.
‘Nell’Europa meridionale, in paesi come Italia e Spagna- spiega Bonino – la domotica potrebbe non essere così conveniente perché ad esempio i consumi energetici legati al riscaldamento sono molto bassi. E il costo di un sistema domotico verrebbe ammortizzato in moltissimi anni.
Un altro limite della domotica è rappresentata dall’interfaccia utente, che dovrebbe essere efficiente e accessibile a tutti.
"La maggior parte dei sistemi di automazione domestica attuali- continua Bonino- partono dal presupposto che tutto debba essere controllato tramite smartphone o tablet. E questa potrebbe non essere la migliore soluzione in assoluto. Ci sono dei ben noti paradigmi di interazione che sono difficili da sostituire con l'interazione smartphone-mediata. Si pensi ad esempio all'interruttore della luce, è davvero più efficiente e semplice dover prendere il telefono, aprire un’app e schiacciare un pulsante?”
La sfida: integrazione dei sistemi
I sistemi di automazione sono ad ogni modo potenzialmente in grado di rispondere a sfide importanti, come quella dell’integrazione di dispositivi di produttori diversi. I consumatori che acquistano prodotti intelligenti di marchi diversi dovrebbero avere la possibilità di gestirli e controllarli in modo integrato, come fossero un unico sistema. Al tempo stesso vi sono anche altre tematiche da affrontare, come quella della cyber security, aumentando la protezione dei sistemi ad attacchi esterni.
Secondo Sabatè queste problematiche possono essere affrontate e risolte proprio prediligendo la visione di un sistema domotico integrato piuttosto che un insieme di dispositivi smart connessi all’Internet of Things (IoT). Nonostante ciò è proprio il mercato IoT quello che sta avendo i migliori risultati economici. Secondo stime recenti entro il 2018 si dovrebbe raggiungere quota 3,3 miliardi di dispositivi collegati.