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Durc telematico, il decreto in Gazzetta Ufficiale

Dal 1° luglio le imprese potranno accedere all'archivio degli Istituti e delle Casse edili per ottenere un Durc in formato .pdf in tempo reale. Comunicazione all'interessato delle cause dell'irregolarità entro 72 ore

lunedì 1 giugno 2015 - Redazione Build News

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Sulla Gazzetta Ufficiale n.125 di oggi 1 giugno 2015, è stato pubblicato il Decreto del Ministero del lavoro (di concerto con i ministeri dell'Economia e della Semplificazione) 30 gennaio 2015 recante “Semplificazione in materia di documento unico di regolarita' contributiva (DURC)”.

Si tratta del provvedimento che regolamenta il Durc online, illustrato il 21 maggio scorso in una conferenza stampa dal Ministro Giuliano Poletti e dai rappresentanti di Inps, Inail e Casse Edili. 

COSA CAMBIA. Ad oggi una impresa regolare sotto il profilo contributivo deve attendere anche 1 mese per ottenere un certificato che dimostri la regolarità della propria posizione, attraverso una procedura talvolta complessa che, non a caso, è spesso delegata ad intermediari.

Il nuovo decreto prevede invece che le imprese possono accedere all'archivio degli Istituti e delle Casse edili per ottenere un Durc in formato .pdf in tempo reale da stampare in azienda. Qualora siano riscontrate carenze contributive, entro 72 ore verranno comunicate all'interessato le cause dell'irregolarità e saranno poi sufficienti pochissimi giorni per regolarizzare la propria posizione ed ottenere il certificato.

Basterà un semplice clic per ottenere, in tempo reale, una certificazione di regolarità contributiva che potrà essere utilizzata per ogni finalità richiesta dalla legge (erogazione di sovvenzioni, contributi ecc., nell'ambito delle procedure di appalto e nei lavori privati dell'edilizia, rilascio attestazione SOA) senza bisogno di richiederne ogni volta una nuova. Sarà inoltre possibile utilizzare un Durc ancora valido, sebbene richiesto da altri soggetti, scaricabile liberamente da internet.

CONTENUTI DEL DOCUMENTO. L'esito positivo della verifica di regolarita' genera un Documento in formato «pdf» non modificabile avente i seguenti contenuti minimi:

a) la denominazione o ragione sociale, la sede legale e il codice fiscale del soggetto nei cui confronti e' effettuata la verifica;

b) l'iscrizione all'INPS, all'INAIL e, ove previsto, alle Casse edili;

c) la dichiarazione di regolarita';

d) il numero identificativo, la data di effettuazione della verifica e quella di scadenza di validita' del Documento.

VALIDITÀ 120 GIORNI. Il Documento ha validita' di 120 giorni dalla data effettuazione della verifica ed e' liberamente consultabile tramite le applicazioni predisposte dall'INPS, dall'INAIL e dalla Commissione Nazionale Paritetica per le Casse Edili (CNCE) nei rispettivi siti internet.

CAUSE OSTATIVE ALLA REGOLARITÀ: ALLEGATO A. Ai fini del godimento di benefici normativi e contributivi sono ostative alla regolarita', ai sensi dell'art. 1, comma 1175, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, le violazioni di natura previdenziale ed in materia di tutela delle condizioni di lavoro individuate nell'allegato A, da parte del datore di lavoro o del dirigente responsabile, accertate con provvedimenti amministrativi o giurisdizionali definitivi, inclusa la sentenza di cui all'art. 444 del codice di procedura penale. Non rileva l'eventuale successiva sostituzione dell'autore dell'illecito.

Il godimento dei benefici normativi e contributivi di cui all'art. 1, comma 1175, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e' definitivamente precluso per i periodi indicati nell'allegato A ed a tal fine non rileva la riabilitazione di cui all'art. 178 del codice penale.

Le cause ostative non sussistono qualora il procedimento penale sia estinto a seguito di prescrizione obbligatoria ai sensi degli articoli 20 e seguenti del decreto legislativo 19 dicembre 1994, n. 758, e dell'art. 15 del decreto legislativo 23 aprile 2004, n. 124, ovvero di oblazione ai sensi degli articoli 162 e 162-bis del codice penale.

Ai fini della regolarita' contributiva l'interessato e' tenuto ad autocertificare alla competente Direzione territoriale del lavoro, che ne verifica a campione la veridicita', l'inesistenza a suo carico di provvedimenti, amministrativi o giurisdizionali definitivi in ordine alla commissione delle violazioni di cui all'allegato A, ovvero il decorso del periodo indicato dallo stesso allegato relativo a ciascun illecito.

Le cause ostative alla regolarita' sono riferite esclusivamente a fatti commessi successivamente all'entrata in vigore del decreto ministeriale 24 ottobre 2007, pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Repubblica italiana n. 279 del 30 novembre 2007.

ESCLUSIONI. In via transitoria e comunque non oltre il 1° gennaio 2017 resta assoggettato alle previgenti modalita' di rilascio il Documento Unico di Regolarita' Contributiva (DURC) richiesto in applicazione:

a) dell'art. 13-bis, comma 5, del decreto-legge 7 maggio 2012, n. 52, convertito dalla legge 6 luglio 2012, n. 94;

b) dell'art. 6, comma 11-ter, del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito dalla legge 6 giugno 2013, n. 64;

c) in applicazione dell'art. 5, comma 2 lettera a), del decreto del Ministero dell'Interno 29 agosto 2012;

d) in applicazione dell'art. 10 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 4 febbraio 2013.

Per il medesimo periodo transitorio restano altresi' assoggettate alle previgenti modalita' di rilascio del Durc le ipotesi per le quali la verifica non e' possibile per l'assenza delle necessarie informazioni negli archivi informatizzati dell'INPS, dell'INAIL e delle Casse edili.

SI PARTE IL 1° LUGLIO. Le disposizioni del decreto divengono efficaci decorsi 30 giorni dalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, cioè dal 1° luglio 2015, fatte salve le disposizioni di cui all'art. 3, commi 2 e 3, e agli articoli 5 e 8.

Leggi anche: “Durc telematico dal 1° luglio, i primi dubbi: “Indebolisce il sistema di verifica

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