E’ stato recentemente inaugurato il nuovo terminal dell’aeroporto di Oslo, in Norvegia. Pensato con l’obiettivo di ampliare la capacità dell’aeroporto aggiungendo ulteriori 148mila mq di superficie utile, il progetto, realizzato dallo studio norvegese Nordic-Office of Architecture, ha puntato anche e soprattutto al raggiungimento di nuovi standard di sostenibilità. Non a caso, l’infrastruttura, che ha seguito il protocollo BREAM, è attualmente la più energeticamente efficiente al mondo.
Progettazione passiva e materiali naturali
Per raggiungere elevati standard di sostenibilità gli architetti hanno scelto un approccio olistico alla progettazione, che ha riguardato sia un’ottimizzazione del design in chiave passivo sia la scelta di materiali e soluzioni impiantistiche efficienti. La forma e l’orientamento dell’edificio consentono una massimizzazione della luce naturale che entra negli ambienti interni grazie alle grandi vetrate curve che avvolgono la struttura.
Sono stati impiegati quasi esclusivamente materiali naturali, come il legno proveniente dalle foreste scandinave ma anche acciaio riciclato e uno speciale mix di cemento e cenere vulcanica.
Teleriscaldamento e neve come liquido refrigerante
Da un punto di vista impiantistico la struttura è stata dotata di un sistema di teleriscaldamento e un impianto che utilizza energia termica naturale. La neve stessa, che non manca ad Oslo, viene recuperata e utilizzata come liquido refrigerante.
Grazie a queste soluzioni, l’intera struttura aeroportuale è riuscita a tagliare i consumi del 50%.