Ultime notizie

È di 14,2 miliardi di euro il valore del mercato elettrico delle piccole imprese

Confartigianato: circa un terzo, pari a poco meno di 4,5 miliardi di euro, è nella classe fino a 20 MWh e i restanti due terzi, pari a 9,8 miliardi di euro nella classe di consumo tra 20 e 500 MWh

martedì 8 ottobre 2019 - Redazione Build News

1_a_b_a-rete_elettrica_5

L’analisi dei dati della Relazione annuale della Autorità consente di esaminare alcuni elementi strutturali del mercato dell’energia elettrica delle imprese nel 2018. L’esame del bilancio dell’energia elettrica evidenzia che il volume dei consumi di del segmento non domestico è di 197,9 TWh e rappresenta il 77,6% delle vendite finali. Nei consumi non domestici prevale il mercato libero, con il 90,5% delle vendite a fronte del 7,4% della maggior tutela e del 2,2% della salvaguardia. Nell’arco degli ultimi cinque anni la quota di vendite sul libero è salita di 3,4 punti percentuali.

Nel segmento di mercato di riferimento per le piccole imprese, comprendente le classi di consumo fino a 500 MWh, si addensa il 99,1% dei punti di prelievo (7 milioni 138 mila) e il 40,3% dei consumi non domestici (77.907 GWh). Nel dettaglio si osserva che nella tutela con potenza impegnata fino a 16,5 kW si trova il 39,4% dei punti di prelievo totali del segmento e il 9,5% dei volumi e nella tutela con oltre 16,5 kW di potenza si trova il 3,0% dei punti di prelievo e l’8,6% dei volumi; nel mercato libero il 57,6% delle utenze del segmento determina l’81,9% dei consumi; quest’ultima quota è naturalmente correlata con il consumo dell’impresa e oscilla dal minimo del 57,8% per consumi fino a 5 MWh al massimo del 93,7% per consumi tra 100 e 500 MWh. Per il segmento di piccola impresa il consumo medio in maggior tutela fino a 16,5 kW di potenza è di 2.627 kWh per punto di prelievo mentre oltre i 16,5 kW sale a 31.376 kWh; nel mercato libero il consumo per ciascun punto è di 15.512 kWh.

L’analisi per classi di consumo evidenzia che fino a 5 MWh di consumi si addensa il 70,1% dei punti di prelievo del segmento di piccola impresa e l’8,6% dei consumi, tra 5 e 20 MWh il 18,1% delle imprese consumatrici determina il 16,8% dei volumi, tra 20 e 100 MWh il 9,8% dei punti di prelievo determina il 37,1% dei volumi e infine tra 100 e 500 MWh il 2,0% dei punti di prelievo determina il 37,5% dei volumi.

Affinando ulteriormente l’analisi del segmento di utenze composto da micro e piccole imprese per livello di tensione, si osserva che l’energia distribuita per ‘Altri usi’ – il non domestico esclusi regimi speciali e illuminazione pubblica e punti di emergenza – il volume di energia elettrica in bassa tensione rappresenta il 34,9% del totale, quello di media tensione il 48,1% mentre all’alta e altissima tensione si riferisce il restante 17,0%. Il consumo medio per un’impresa in bassa tensione è di 9.994 kWh, sale a 944.850 kWh in media tensione per arrivare a 45.883.311 kWh in alta e altissima tensione.

Sulla base dei prezzi rilevati da Eurostat si stima che il valore del mercato elettrico delle piccole imprese sia di 14,2 miliardi di euro, di cui circa un terzo, pari a poco meno di 4,5 miliardi di euro, nella classe fino a 20 MWh e i restanti due terzi, pari a 9,8 miliardi di euro nella classe di consumo tra 20 e 500 MWh. Sul fronte del costo dell’energia elettrica il sistema delle piccole imprese italiane presenta ancora un forte gap di competitività. L’ultimo report trimestrale sul sistema energetico italiano dell’Enea evidenzia che il più recente aumento dei prezzi sia più accentuato per il nostro paese che non per la media della area Euro e che nel confronto internazionale “il livello dei prezzi rimane inoltre notevolmente più elevato per tutte le fasce di consumo, eccezion fatta per la classe maggiore (70.000 – 150.000 MWh annui)”; nell’analisi viene anche segnalata la riduzione del divario di prezzo nel corso degli ultimi cinque anni. Sullo spread di prezzo dell’energia elettrica pagato dalle micro e piccole imprese italiane pesa, come noto, un maggiore – e squilibrato – prelievo per accise e oneri generali di sistema. (fonte: Confartigianato)

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore


Progetti
Fascicolo Sanitario nazionale: si entra nella fase 2.0

Il terzo incontro del convengo che promuove l’uso dell’FSE si è tenuto...

Prodotti
Dispositivi per impianti idrici versatili ed efficienti

Le soluzioni SOCLA di Watts sono pensate per la regolazione e la...

Mercato
A Belluno il seminario gratuito sull'edilizia sostenibile

L'evento si terrà il 20 novembre dalle ore 14.00 alle 18.00 a...