È legge il Collegato agricoltura (ddl n. 1328-B, Deleghe al Governo e ulteriori disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare, nonché sanzioni in materia di pesca illegale), approvato definitivamente dal Senato mercoledì 6 luglio.
Tra le principali novità del provvedimento, l'imputazione dei costi delle attività di controllo legate alla tracciabilità delle biomasse per la produzione di energia elettrica ai destinatari degli incentivi.
LE POTATURE DEL VERDE URBANO NON SONO PIÙ RIFIUTI E POSSONO ESSERE UTILIZZATE A FINI ENERGETICI. Un'altra importante novità – articolo 41 – è l'inclusione degli sfalci e delle potature del verde urbano nella categoria dei sottoprodotti – e non più dei rifiuti – rendendo così possibile il loro utilizzo a fini energetici. Gli emendamenti presentati per la cancellazione dell’articolo sono stati respinti dall’Assemblea.
“Siamo soddisfatti del provvedimento da tempo sollecitato da Fiper al Legislatore che, con coerenza, premia l’interesse generale del Paese come a suo tempo già auspicato da Cottarelli nel documento di Spending Review”, ha commentato il presidente di Fiper Walter Righini.
Ricordiamo che l'Anci (Associazione dei comuni italiani) e Cic (Consorzio Italiano Compostatori), contrari all'esclusione dalla disciplina dei rifiuti delle potature del verde urbano, avevano chiesto lo stralcio dell'articolo 41 (LEGGI TUTTO).
Fiper “conferma la sua disponibilità a collaborare con il Consorzio dei Compostatori per poter valorizzare le ceneri di combustione e gli sfalci nella filiera del compostaggio e creare ulteriori economie di scala nell’impiego dei sottoprodotti”.
“L’esclusione di questa tipologia di residui dall’ambito di applicazione dal regime rifiuti, apre nuovi scenari di impiego industriale: dalla produzione di energia rinnovabile alla chimica verde nell’ottica europea di promozione dell’economia circolare. Ora – conclude Righini - aspettiamo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per avviare e consolidare le nuove filiere, che possono a tutti gli effetti annoverarsi nel comparto agricolo-forestale”.