Una nuova tecnologia sviluppata dalla Purdue University (USA) promette di sfruttare il calore del corpo umano per generare l’energia necessaria per alimentare dispositivi IoT (Internet Of Things).
Kazuaki Yazawa, professore presso il Discovery Park's Birck Nanotechnology Center della Purdue University ha sviluppato un innovativo generatore termoelettrico che utilizza delle stringhe semiconduttori intrecciate a un tessuto. Il generatore prende il calore da qualsiasi tipo di superficie complessa che incontra e lo converte in una piccola quantità di energia elettrica. Yazawa ha affermato che la nuova tecnologia affronta e potrebbe risolvere i limiti dei tradizionali generatori termoelettrici.
Stringhe in tessuto semiconduttore
Il corpo umano fornisce un flusso di calore significativamente basso, che richiede elementi termoelettrici più spessi. Le dimensioni ottimali dovrebbero essere più grandi di un pollice per generare un'alta potenza "- ha dichiarato il professore - Queste caratteristiche limitano le tecnologie, perché non riescono ad adattarsi in modo efficace alla forma tridimensionale del corpo.
Yazawa ha affermato che le speciali stringhe in tessuto semiconduttore utilizzate in questa nuova tecnologia promettono di sostituire i tradizionali generatori termoelettrici rendendoli più flessibili e più facili da gestire.
Tecnologia flessibile, adattabile a forme complesse
"L'unico modo per ridurre lo spessore del modulo è progettare il generatore termoelettrico usando una tecnica di tessitura. Ciò consente alla tecnologia di essere molto flessibile e densa ", ha continuato Yazawa. "L'allungamento dei fili e l'utilizzo di una combinazione unica di isolamento rende il generatore più piatto e gestibile, e quindi ideale per l'uso in abbigliamento o in qualsiasi altro elemento che genera calore di scarto e che possa essere avvolto dal tessuto, come un camino o una tazza di caffè.”"Inoltre, queste stringhe a semiconduttore sono in grado di sfruttare la massima quantità di calore proveniente dal corpo o da altre fonti di calore nell’ambiete, fornendo energia affidabile per i dispositivi connessi all’Internet of Things. Questo potrebbe eliminare la necessità di batterie.”
?Yazawa ha affermato che la tecnologia potrebbe trovare interessanti applicazioni in alcuni usi tecnici, specie nell’industria sanitaria.
Allo studio anche il processo di raffrescamento
Si sta anche pensando ad invertire il processo, creando un sistema utile per il raffrescamento. “Tutto ciò che accumula calore e lo converte in un'altra forma di energia provoca anche un effetto di raffreddamento, che potrebbe essere allo stesso modo sfruttato.”