Fra pochi giorni, venerdì 20 marzo per l'esattezza, l’eclissi solare che avrà inizio alle ore 9.02 per terminare alle 11.44 potrebbe avere pesanti conseguenze energetiche anche in Italia, pari allo stop di una decina di impianti termici tradizionali da 500 MW.
A preoccupare di più non sono tanto gli effetti di oscuramento dell'eclisse, ma la repentina ripresa della produzione nella fase successiva: a differenza del normale andamento alternato della produzione di energia fotovoltaica tra il giorno e la notte, la velocità con cui si oscura il sole durante l’eclissi e subito dopo ritorna è almeno quattro volte superiore a ciò che avviene all’alba e al tramonto.
"Un fenomeno molto veloce - spiega Salvatore Castello, ingegnere dell'Unità Tecnica Fonti Rinnovabili dell'Enea - potrebbe dar luogo a problemi sulla rete; ci sono zone dove il contributo del fotovoltaico in alcuni momenti è comparabile con i consumi. Inoltre - conclude il ricercatore - quando si assiste a una riduzionde della frequenza di rete, interviene il sistema di protezione di altri impianti.
TERNA: DISTACCO PER 24 ORE DI TUTTI GLI IMPIANTI EOLICI E FOTOVOLTAICI DA 100 O PIÙ KW. Per evitare problemi di equilibrio delle reti per via della rapida interruzione della produzione dei circa 18 GW fotovoltaici installati in Italia, Terna (l'operatore che gestisce la trasmissione di energia in Italia) ha disposto il distacco per 24 ore di tutti gli impianti eolici e fotovoltaici da 100 kW in su, in base a una procedura contemplata dal Codice di Rete di Trasmissione Nazionale.
I tecnici di Terna prenderanno una decisione mercoledì 18 marzo, una volta
effettuate le opportune verifiche, sul distacco degli impianti
fotovoltaici dalla rete, richiesta che potrebbe essere confermata,
attenuata o revocata anche sulla base delle previsioni meteorologiche.
GIROTTO (M5S): PERCHÉ UNO STOP DI 24 ORE E NON SOLO PER LE ORE DIURNE? “Non si comprende perché il comunicato di Terna riguardi tutto il giorno (dalle 0 alle 24) e non solo le ore diurne e lo stesso gestore della rete non abbia pensato di risolvere il problema, aumentando la richiesta di capacità”, commenta il senatore Gianni Girotto, portavoce del Movimento 5 Stelle a Palazzo Madama, che chiede la convocazione di Terna.