Da oggi alle ore 10 riapre il portale Ecobonus, messo a disposizione dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che consente di richiedere gli incentivi per l'acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti. La notizia, annunciata lo scorso 27 maggio con circolare del ministero, era attesa dagli operatori del settore, dopo i dati delle immatricolazioni in chiaro-scuro nei primi mesi dell’anno, un mercato dell’auto elettrica che stenta a decollare e alcuni brutti segnali come la chiusura definitiva del Salone di Ginevra. Formalmente però l’obiettivo dell’Ecobonus non è quello di ridare vigore a un mercato un po’ stagnante bensì incentivare la rottamazione dei veicoli più inquinanti, circa il 25% del parco circolante e contribuire a ridurre le emissioni di CO2 in ottica di Green Deal europeo.
Beneficiari dell’incentivo
Per richiedere l’incentivo l’acquirente (per acquisti effettuati dal 25 maggio al 31 dicembre 2024) dovrà compilare e firmare l’apposito modulo che sarà poi caricato dal venditore sulla piattaforma del Mimit. L’operazione di compravendita andrà poi confermata entro 270 giorni dall’inserimento, pensa naturalmente il venir meno del beneficio.
Gli acquirenti persone fisiche dovranno inoltre confermare nella dichiarazione di mantenere la proprietà dell’ecoveicolo per almeno un anno, periodo di due anni invece per acquirenti persone giuridiche. Le piccole e medie imprese dovranno invece presentare due dichiarazioni sostitutive che certificano, rispettivamente, il possesso dei requisiti di Pmi e l'esercizio di attività di trasporto di cose in conto proprio o in conto terzi.
Per le persone fisiche è prevista anche l’attestazione che il valore dell’Isee relativo al nucleo familiare sia inferiore a 30mila euro e che i componenti dello stesso nucleo non abbiano già fruito del medesimo contributo. Questa condizione è la premessa per avere diritto a un contributo di entità maggiore.
La procedura sotto forma di clic day
Una volta completato l’inserimento del modulo il venditore procede con la prenotazione del contributo in base alla disponibilità del fondo come previsto. Si tratta quindi di un clic day perché le domande saranno accolte in base all’ordine di arrivo. Una volta ricevuta conferma il venditore o il concessionario riconoscerà il contributo tramite compensazione sul prezzo di acquisto.
Successivamente i venditori riceveranno il rimborso dai produttori/importatori che a loro volta potranno recuperare il contributo sotto forma di credito d’imposta.
Le risorse disponibili per l’Ecobonus 2023 sono di 950 milioni di euro a cui vanno aggiungiti 50 milioni per i veicoli L come previsto dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, portando il totale di un miliardo di euro.
Quali veicoli sono incentivati
Sono incentivate le vendite di veicoli non inquinanti di categoria M1 (autoveicoli), L1e-L7e (ossia motocicli e ciclomotori), N1 e N2 (veicoli commerciali). Con il nuovo decreto sarà possibile prenotare anche i contributi per l'acquisto di veicoli di categoria M1 usati e veicoli commerciali N1 e N2 anche ad alimentazione non elettrica. Il prezzo di listino compresi optional (IVA esclusa) non deve essere superiore ai 35.000 euro per le autovetture delle fasce 0-20 gr/km (elettriche) e 61-135 gr/km (termiche) e ai 45.000 euro per la fascia 21-60 g/km (ibride plug-in).
L'importo varia in base all'ISEE
Nel caso in cui l'Isee sia inferiore ai 30.000 euro l’incentivo varia da:
- 7.500 euro senza rottamazione
- 13.750 euro se si sostituisce un mezzo più vecchio.
Per quanto riguarda le plug-in, l’incentivo va
- dai 6.000
- agli 11.000 euro.
Per le motorizzazioni termiche, invece, gli importi oscillano tra:
- i 2.000 euro con rottamazione di una Euro 4 o Euro 3
- ai 3.000 euro con rottamazione di un’auto Euro 0 a Euro 2.
Con Isee superiore a 30.000 euro, per le auto elettriche l’incentivo è pari a:
- 6.000 euro senza rottamazione o 9.000 euro con rottamazione di un’auto Euro 4.
- Sono invece previsti 10.000 euro qualora si dia in cambio una Euro 3 e 11.000 euro se si rottama un mezzo Euro 0, 1 o 2.
È previsto anche un contributo fino a 2.000 euro per l’acquisto di veicoli usati di classe Euro 6 con emissioni fino a 160 g/km CO2, a fronte della rottamazione di un'auto fino ad Euro 4. Sullo stesso principio è previsto un contributo all'installazione di impianti nuovi a GPL o a metano per autotrazione su autoveicoli di classe non inferiore a Euro 4: il contributo è pari a 400 euro per gli impianti a GPL e 800 euro per quelli a metano