Stabilizzare per più anni l'ecobonus senza però renderlo strutturale. È questa l'idea allo studio del Governo secondo l'anticipazione del viceministro all'Economia e Finanze Enrico Morando, nel suo intervento a un convegno di Confedilizia.
Come spiegato dal ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio nell'audizione in commissione Ambiente alla Camera, il Governo sta studiando l'abbinamento della detrazione fiscale per le riqualificazioni energetiche degli edifici con gli interventi di adeguamento antisismico, con il rafforzamento dello sconto fiscale che potrebbe superare il 65%, anche grazie alla leva pubblica cioè attraverso risorse statali ad hoc. L'ecobonus così potenziato verrebbe esteso anche agli incapienti - recuperando il vantaggio sul versante degli oneri da riscaldamento - e a chi abita nei condomini.
“La previsione dell'estensione ai condomini degli ecobonus richiede e richiederà un protagonismo diverso delle Esco e di altri strumenti perché ovviamente la ristrutturazione e la riqualificazione di un intero edificio è tanto più appetibile quanto meno il condomìno deve sborsare inizialmente una cifra, è evidente”, ha osservato Delrio.
“E’ chiaro il meccanismo del ritorno economico per l'efficientamento energetico, nel senso che per i calcoli dell'Enea, appunto si può risparmiare il 40-50% sulla bolletta energetica – ha detto il Ministro -. Sulla riqualificazione e la ristrutturazione sismica è evidente che ci deve essere anche una parte importante di leva pubblica, su questo non c'è dubbio, cioè se noi vogliamo fare un vero piano abbiamo bisogno di mettere risorse, non c'è dubbio. La Legge di Stabilità dovrà prevedere anche questo aspetto. Il meccanismo degli incentivi ha bisogno anche di una leva pubblica oltre a quella di incentivare i privati, e gli strumenti finanziari a disposizione ci sono, il protagonismo di enti tipo l’Inail è sicuramente importante, e condivido molto questi ultimi suggerimenti così come condivido il fatto che questo tipo di provvedimenti, proprio perché pluriennali, proprio perché il provvedimento è così importante, così rilevante, fa parte non più di una politica estemporanea per un momento di crisi ma può diventare una strategia di rinnovo e di qualificazione del patrimonio immobiliare pubblico italiano, e privato italiano, è evidente che il provvedimento andrebbe concertato e discusso in termini molto approfonditi”.
BELLANOVA (MISE): INDIVIDUARE MECCANISMI DI LUNGO RESPIRO. “Il Ministero dello Sviluppo Economico - ha dichiarato la Viceministro con delega all’energia Teresa Bellanova, a margine dell'iniziativa "Cantiere Mezzogiorno"a Bari - è impegnato, con il supporto dell’Enea, a promuovere le soluzioni tecnico-economiche per intervenire – al di là dell’emergenza del terremoto, che resta una priorità assoluta del Governo - sulla qualità strutturale ed energetica del patrimonio pubblico e privato. Si tratta di individuare meccanismi di lungo respiro che permettano di trovare le risorse necessarie a interventi così diffusi e pervasivi che non è ipotizzabile siano ad esclusivo carico del pubblico bilancio”.
“In questo senso, l’idea di estendere il meccanismo ipotizzato da Enea per gli interventi di efficientamento energetico dei condomini anche alla ‘messa in sicurezza’ antisismica potrebbe rivelarsi opportuna in quanto tali interventi, se svolti congiuntamente, avrebbero il vantaggio di una riduzione complessiva dei costi, cui si aggiungerebbe la possibilità di utilizzare i flussi positivi di risorse che producono i risparmi derivanti dall’efficienza energetica per pagare in parte o in toto anche i lavori di messa in sicurezza. In sostanza, se i due interventi svolti separatamente potrebbero richiedere un investimento di 100+100, svolti congiuntamente potrebbero ragionevolmente costare 130, e i flussi generati dall’efficienza aiuterebbero a coprire il costo degli investimenti stessi. Su entrambe queste tematiche Enea e le imprese italiane – ha concluso la viceministro – possiedono know how e capacità operative a livello di assoluta leadership”.