Dare stabilità, a decorrere dall’anno 2016, all’agevolazione fiscale del 65% prevista per la riqualificazione energetica degli edifici, che senza una proroga terminerà il 31 dicembre 2015.
È quanto propone una mozione presentata il 23 luglio scorso dai senatori del Pd Salvatore Tomaselli (primo firmatario), Caleo, Dalla Zuanna, Astorre, Cuomo, Fabbri, Fissore, Giacobbe, Lanzillotta, Mirabelli, Morgoni, Puppato, Scalia, Sollo, Vaccari, Valdinosi.
La mozione impegna il Governo “ad inserire l’agevolazione per la riqualificazione energetica degli edifici all’interno del complessivo quadro normativo in materia di agevolazioni fiscali, avendo cura di garantire, in ogni caso, un effettivo vantaggio agli interventi volti alla riqualificazione energetica e alla messa in sicurezza del patrimonio immobiliare, tenendo fermo, a tal fine, l’attuale parametro normativo che prevede una differenza di 15 punti percentuali fra la predetta agevolazione fiscale («ecobonus») e quella riconosciuta per gli ordinari interventi di ristrutturazione edilizia”.
RIMODULARE I TEMPI DI EROGAZIONE IN SENSO CRESCENTE CON L'AMMONTARE DELLA SPESA PER INCENTIVARE I MICRO-INTERVENTI. Si chiede inoltre di “considerare la possibilità di rimodulare i tempi di erogazione dell’incentivo, tempi che potrebbero non essere fissi (ora 10 anni) ma crescenti con l’ammontare della spesa, al fine di rendere conveniente la detrazione fiscale anche per micro-interventi”.
ESTENDERE L'APPLICAZIONE DELL'ECOBONUS. Un'altra proposta, contenuta nella mozione, prevede di “estendere l’applicazione dell’agevolazione per la riqualificazione energetica degli edifici, includendo in via permanente nell’elenco degli interventi per i quali è possibile godere di tale agevolazione fiscale i seguenti: la riqualificazione energetica del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e di edifici di proprietà di onlus, la riqualificazione energetica di edifici interi, il consolidamento antisismico degli edifici ricadenti in aree a rischio sismico, il consolidamento antisismico dei beni immobili strumentali, ivi comprese le strutture alberghiere e ricettive in generale”.
Si chiede infine al Governo di “estendere l’applicazione dell’agevolazione alla costruzione di edifici nuovi, nel caso siano rigorosamente seguiti criteri di bio-edilizia o a energia zero o quasi-zero”; e di “promuovere in maniera diffusa ed ancora più incisiva su tutti i media la normativa in merito all’agevolazione per la riqualificazione energetica degli edifici”.
Nella mozione si sottolinea che “le misure di agevolazione per la riqualificazione energetica degli edifici e di ristrutturazione edilizia rappresentano una operazione definita «win-win», ossia in grado di generare effetti positivi per tutti i soggetti coinvolti: Stato, imprese e cittadini contribuenti”, e che “la stabilizzazione delle agevolazione per la riqualificazione energetica degli edifici rappresenta una scelta di politica industriale che incontrerebbe il favore sia per il sistema economico sia per i contribuenti”.