Con l’obiettivo di incentivare la realizzazione di interventi di efficientamento energetico e di prevenzione del rischio sismico, superando alcune criticità operative riscontrate nel funzionamento dello strumento della detrazione fiscale, l'articolo 10 del decreto-legge Crescita (decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34) introduce la possibilità per il soggetto che sostiene le spese per gli interventi in questione di ricevere un contributo, anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento, sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante. Tale contributo è poi recuperato come credito d'imposta da utilizzare in compensazione.
PRESENTATO EMENDAMENTO DEI RELATORI. “Valutiamo molto negativamente l’emendamento all’articolo 10 del Decreto Crescita, in discussione alla Camera”, dichiara la CNA. “Se approvato, questo emendamento, presentato dai relatori, non risolverebbe i problemi già sollevati dalla CNA sulla cessione dei crediti relativi alle detrazioni fiscali per i lavori di riqualificazione energetica e antisismica. Non è stata intaccata, infatti, la complessità delle procedure adottate per il riconoscimento dei benefici fiscali in una sola soluzione. E rimangono inalterati i rischi per le piccole imprese di restare schiacciate dai grandi fornitori, che si qualificherebbero come ultimi acquirenti dei crediti d’imposta e potrebbero fissare i prezzi per la loro ri-cessione e per l’esecuzione dei lavori”.
Ecco il testo dell'emendamento dei relatori presentato il 3 giugno: