Ci sono dei casi in cui l’incentivo fiscale previsto per la sostituzione dei serramenti sia pari al 65%? Questa la domanda recentemente ricevuta in ANFIT da parte di un privato.
“Negli ultimi anni”, ricorda ANFIT, “ci siamo abituati a dare per scontato che le aliquote di incentivo applicabili alla sostituzione di infissi potessero essere del 50 % (Ecobonus e BonusCasa) o del 110 % (Superbonus), ma questa richiesta ci ricorda che in alcune particolari situazioni il livello dell’incentivo messo a disposizione dallo stato possa essere pari al 65 %.
Tralasciando le aliquote ormai legate al passato (Ecobonus al 65 % fino al 2018), fondamentalmente esistono due casistiche in cui l’incentivo previsto per la sostituzione dei serramenti raggiunga quel livello.
La prima riguarda gli interventi che avvengono in ambito condominiale. Come precisato da ENEA, se la sostituzione dei serramenti interessa le parti comuni condominiali o tutte le unità che compongono un condominio, l’aliquota ordinaria del 50 % passa al 65 %. Questo insieme di interventi deve assicurare il rispetto dei requisiti previsti dal paragrafo 3.4 “Edifici ad energia quasi zero” dell’Allegato 1 del Decreto “Requisiti Minimi” del 26.06.2015. Tale condizione attualmente è poco considerata in quanto l’avvento del Superbonus l’ha resa poco appetibile per gli inquilini di un condominio, che puntano direttamente al Superbonus 110 %.
La seconda riguarda gli interventi di Riqualificazione Energetica Globale. Prendendo spunto dall’apposito vademecum ENEA (clicca qui), tale fattispecie si concretizza in relazione a insiemi di interventi che incidono sulla prestazione energetica dell’intero edificio. In questa casistica l’incentivo è fissato appunto al 65 % e può riguardare interventi in relazione a impianti, involucro opaco, involucro trasparente e collettori solari. Anche questo strumento, che a dir il vero non ha mai scaldato il cuore degli utenti, ha perso il suo fascino residuo in quanto rappresenta una forma di Superbonus in piccola scala con una soglia di incentivo più bassa del 45 %.”