“Abbiamo ottenuto una vittoria importante: la nostra mozione sulla stabilizzazione dell’Ecobonus è stata calendarizzata per la settimana successiva a quella di Pasqua”.
Lo hanno annunciato il capogruppo M5S al Senato Nunzia Catalfo e il senatore M5S della Commissione Industria, Gianni Girotto.
“Da tempo sosteniamo che l’Ecobonus sarebbe un volano per la crescita dell’occupazione e per la transizione verso un’economia sostenibile, ma solo a patto di una sua stabilizzazione fino al 2020, non a singhiozzo come fa il Governo, che lo rinnova di anno in anno senza garantire agli investitori un quadro normativo stabile”, spiegano i senatori pentastellati. “Dopo la calendarizzazione della mozione ci aspettiamo che la maggioranza mantenga la barra dritta fino alla discussione e che il Governo sia più sensibile ad un tema decisivo come questo”.
IL TESTO DELLA MOZIONE. La mozione impegna il Governo:
1) ad attivarsi, nell'ambito della propria competenza, per l'adozione di ogni opportuna iniziativa di carattere legislativo volta a promuovere la stabilizzazione della misura di detrazione fiscale per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, prevedendo l'estensione delle agevolazioni fino al 31 dicembre 2020, anche attraverso una riduzione annuale o biennale della percentuale di detrazione;
2) a prevedere la rimodulazione delle tipologie di intervento ammesse ad agevolazione fiscale, predisponendo un meccanismo di premialità per i lavori caratterizzati da maggiore efficacia in termini di risparmio energetico ed introducendo dei valori limite di controllo alla spesa sostenuta (costo massimo per metro quadrato e per chilowattora, costo spese tecniche);
3) a prevedere l'obbligo della redazione dell'attestato di prestazione energetica al fine di accedere alla misura dell'ecobonus, riducendo il numero di rate annuali da 10 a 5 al fine di minimizzare il tempo di ritorno degli investimenti;
4) ad attivarsi, per quanto di competenza, affinché l'accesso all'ecobonus venga riconosciuto tramite la richiesta di documentazione tecnica dettagliata per ogni tipologia di intervento, certificata da tecnici abilitati;
5) a prevedere l'istituzione di un meccanismo sanzionatorio efficace per le dichiarazioni incongruenti, conferendo un ruolo attivo all'ENEA nella fase di validazione e di controllo della documentazione;
6) a favorire maggiori investimenti in programmi di riqualificazione di edifici pubblici e di edilizia sociale;
7) a favorire lo sviluppo dell'industria dei prodotti ad alto contenuto tecnologico per l'efficienza energetica, anche attraverso la previsione di specifici crediti di imposta per l'attività di ricerca e sviluppo che preveda la partecipazione di enti di ricerca;
8) ad introdurre strumenti di supporto e incentivazione alle imprese che esportano su mercati internazionali prodotti, sistemi e servizi che favoriscono l'efficienza energetica;
9) a rafforzare le attività di comunicazione sui temi dell'efficienza energetica al fine di migliorare la fruibilità e la trasparenza delle informazioni, anche attraverso l'organizzazione di iniziative mirate a favorire comportamenti energeticamente consapevoli e la predisposizione di linee guida per la definizione di metodologie educative condivise sul risparmio e l'efficienza energetica.