Ieri i rappresentanti di Confartigianato Imprese hanno incontrato i vertici tecnici del Ministero dello Sviluppo economico e di ENEA per affrontare il tema degli ecobonus sul mantenimento dei quali circolano voci contrastanti. La delegazione di Confartigianato era guidata dal Presidente di Confartigianato Edilizia Arnaldo Redaelli, dal Presidente di Confartigianato Termoidraulici Dario Dalla Costa, dal Presidente di Confartigianato Bruciatoristi Giacomo De Nicolo Volpe, da Giovanni Battista Sarnico Presidente di Confartigianato Legno Arredo e Samuele Broglio delegato alla normazione.
Molte le preoccupazioni espresse dai rappresentanti di Confartigianato che hanno sollecitato la proroga dell’ecobonus con l’obiettivo di renderlo strutturale e il miglioramento di alcuni aspetti tecnici per adeguarli al grande investimento in formazione e certificazione fatto in questi anni dagli imprenditori artigiani.
Positive le risposte da parte dei rappresentanti del Ministero: l’intenzione sembra esser quella di una prevedere una proroga lunga (si parla di almeno due anni) e una rimodulazione al rialzo dei requisiti di accesso oltre a una implementazione degli strumenti informatici per le notifiche all’Enea.
Dal 1998 al 2017, grazie agli incentivi per il recupero edilizio e per la riqualificazione energetica, sono stati realizzati circa 16 milioni di interventi che hanno dunque interessato il 62% del numero di famiglie italiane. In termini economici tali interventi hanno mosso investimenti per 264 miliardi di euro, di cui 229,4 miliardi hanno riguardato il recupero edilizio e 34,6 miliardi la riqualificazione energetica, vero ossigeno per le nostre imprese nel periodo di crisi.