Saranno 7 i criteri obbligatori che dovranno essere rispettati dagli operatori che intendano avvalersi della nuova certificazione Ecolabel UE per i servizi di cleaning, cui si aggiunge il rispetto di un congruo numero di criteri opzionali (12) che consentano il raggiungimento di un punteggio minimo pari a 14.
Il 24 novembre 2017 a Bruxelles, a margine dei tavoli di discussione del Comitato dell’Unione europea per il marchio di qualità ecologica (CUEME), è stato convocato il Comitato di Regolamentazione per la votazione dei primi criteri Ecolabel UE per i servizi di cleaning professionale. Il Comitato si è espresso positivamente approvando i primi criteri Ecolabel UE per questa tipologia di servizi che si va ad aggiungere a quella dei servizi di ricettività turistica. Una volta approvati anche dal Parlamento e Consiglio europeo i criteri per i servizi di pulizia Ecolabel UE saranno tradotti nelle lingue ufficiali e pubblicati in Gazzetta Ufficiale europea, quindi adottati.
I requisiti obbligatori richiedono l’utilizzo di prodotti per le pulizie dal ridotto impatto ambientale e caratterizzati da sistemi di dosaggio adeguati, favoriscono l’utilizzo di prodotti tessili in microfibra e verificano un’adeguata formazione del personale preposto alle pulizie. Richiedono inoltre che siano messi in atto i principi fondamentali di un sistema di gestione ambientale senza trascurare il ricorso alla gestione integrata dei rifiuti. I criteri opzionali inoltre premiano l’utilizzo di prodotti concentrati, l’utilizzo di aspirapolvere di classe energetica A o A+, valutano la qualità del servizio, l’adozione di EMAS o dell’ISO 14001, il parco veicolare utilizzato dal richiedente per svolgere i servizi (se caratterizzato da emissioni ridotte), l’efficienza delle lavatrici in uso, l’utilizzo di prodotti o servizi certificati Ecolabel UE sia nei cantieri che presso la sede del richiedente.
Relativamente al campo di applicazione, tali criteri si applicano a “servizi di pulizia professionale – di routine – da interni”, effettuati sia in luoghi pubblici che privati, e possono includere anche la pulizia di superfici in vetro solo se non richiedono l’ausilio di macchinari o attrezzature specifiche. Non si applicano invece ad attività che prevedano la disinfezione di ambienti o pulizie presso siti produttivi o servizi in cui sia il cliente a fornire i prodotti di pulizia. Infine, relativamente a chi possa richiedere il marchio e per quali servizi, la Commissione europea ha chiarito che non sarà possibile ad un medesimo operatore fornire servizi certificati Ecolabel UE assieme a servizi non certificati, (ma che potenzialmente rientrino nel campo di applicazione dei Criteri), a meno di non ricorrere a diversi rami di azienda o sottodivisioni univocamente definite e con contabilità separata.
Di fatto si impone in tal modo che tutti i servizi di un medesimo operatore che rientrino nel campo di applicazione di Ecolabel vengano certificati con il marchio Ecolabel UE.
Sul sito SOS CAM - www.soscam.it - saranno pubblicati gli aggiornamenti sul futuro della nuova certificazione.
Fonte: ISPRA