A Ecomondo, la fiera internazionale della sostenibilità, ha debuttato il primo misura-smog portatile che può essere montato sul passeggino, la bici o lo scooter. Ideato dai ricercatori dell’ENEA, si chiama MONICA ed è un multisensore intelligente in grado di tracciare l’esposizione personale agli inquinanti e di scegliere un percorso più green attraverso un’app sullo smartphone. Chi va “a spasso con MONICA” (sigla che sta per ‘MONItoraggio Cooperativo della qualità dell’Aria) può misurare il livello di emissioni e condividere i dati con altri utenti. Lo smog-tracker dell’ENEA è stato presentato dal presidente dell’ENEA Federico Testa al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti nell’ambito del salone H2R a Ecomondo.
MONICA si presenta come una scatoletta colorata di 8 centimetri per 12, con all’interno un sofisticato sistema multisensoriale che misura gli inquinanti - monossido di carbonio (CO), biossido di azoto (NO2), ozono - e sullo smartphone indica sia l’indice numerico di esposizione sia il punto in cui è stato rilevato sulla mappa lungo il percorso. Il misura-smog nasce nei laboratori ENEA di Portici da un gruppo di ricercatori esperti in sensoristica intelligente integrata, come ad esempio i nasi elettronici hi-tech utilizzati nell’industria aeronautica e per il monitoraggio dei gas vulcanici.
Ma non è questa l’unica novità. Per realizzare una flotta di sensori-pilota da testare nelle città, l’ENEA ha deciso di lanciare per la prima volta una campagna di finanziamento collettivo attraverso la piattaforma di crowdfunding ‘Eppela’ (eppela.com), dove a breve sarà possibile sostenere il progetto. “L’obiettivo – spiega il presidente ENEA Federico Testa – non è solo di trovare finanziamenti in tempi notoriamente complessi per la ricerca, ma di sperimentare un approccio consapevole e partecipativo ai problemi dell’ambiente e della salute, in questo caso dell’inquinamento atmosferico nelle città, evidenziando il possibile contributo dell’innovazione tecnologica che come ENEA ci vede in prima linea”.
Da MONICA, infatti, partirà una campagna di ‘scienza insieme ai cittadini’, la citizenscience, già diffusa in altri paesi e, in particolare, in Canada e negli Stati Uniti. “L’idea è partita da un gruppo di giovani ricercatori, convinti dell’importanza di sperimentare nuove tecnologie e, allo stesso tempo, di avvicinare i cittadini in prima persona alla ricerca scientifica, evidenziandone le ricadute positive nella vita di tutti i giorni”, sottolinea Testa.
A livello scientifico e tecnologico, MONICA non vuole entrare in competizione con i sistemi di monitoraggio tradizionali, ma aprire la strada a strumenti integrativi, in linea con le direttive europee che prevedono anche l’utilizzo di sistemi mobili concepiti per misurare con parametri diversi da quelli attuali e creare una rete più diffusa e capillare. Ad oggi il prototipo di laboratorio del misura-smog costa circa 500 euro, ma se i test sul campo avranno esito positivo il costo del prodotto potrebbe abbassarsi a 100/300 euro.
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