A novembre del 2017 è stato pubblicato il documento “Verso un modello di economia circolare per l’Italia”, redatto congiuntamente dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) e dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), con l’obiettivo di fornire un inquadramento generale dell’economia circolare, nonché di definire il posizionamento strategico sul tema.
In tale quadro di riferimento, e a seguito delle sollecitazioni ricevute da imprese, associazioni di categoria, consorzi, rappresentanti delle pubbliche amministrazioni, il MATTM e il MISE, con il supporto tecnico e scientifico dell’ENEA, hanno avviato un “Tavolo di Lavoro” tecnico con l’obiettivo di individuare adeguati indicatori per misurare e monitorare la circolarità dell’economia e l’uso efficiente delle risorse a livello macro, meso e micro.
La misurazione della circolarità costituisce un requisito essenziale per il perseguimento di azioni concrete e il raggiungimento di risultati misurabili, al fine di tendere ad una maggiore trasparenza per il mercato e per il consumatore. La misurazione della circolarità delle attività economiche e delle azioni da loro intraprese permette di valutarne con certezza le prestazioni attraverso bilanci standardizzati e verificabili.
Pertanto è necessario definire precisi riferimenti di misurabilità dell’economia circolare. L’“economia” determina il funzionamento del mercato, è, quindi, essenziale che l’“economia circolare” prenda a riferimento le stesse regole. Che sia un paese, una regione, una città, un prodotto o un servizio, una risorsa materica, idrica o energetica, attraverso strumenti ed indicatori di tipo economico è possibile valutare il loro grado di circolarità. A questi sono affiancati strumenti ed indicatori in grado di misurare la parte fisica dell’economia circolare, cioè i flussi di materia ed energia, relativi al dato sistema economico o prodotto o servizio.
Gli indicatori illustrati nel documento “Economia circolare ed uso efficiente delle risorse- indicatori per la misurazione dell’economia circolare”, elaborato dal “Tavolo di Lavoro” tecnico, non sono da considerarsi esaustivi ma rappresentano un punto di partenza per arrivare, in futuro, all’individuazione della/delle migliore/i soluzione/i perseguibili per il sistema Italia in termini di massimizzazione dei benefici economici e di salvaguardia delle risorse.