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Ecoreati, via libera dal Senato al disegno di legge

Legambiente e Libera chiedono una rapida approvazione da parte della Camera senza ulteriori modifiche

mercoledì 4 marzo 2015 - Redazione Build News

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“Dopo il voto a larghissima maggioranza del Senato, siamo vicinissimi all’approvazione definitiva di una legge che aspettiamo da oltre 20 anni. La Camera dei deputati metta subito all’ordine del giorno dei lavori il disegno di legge sugli ecoreati e approvi senza fare modifiche questa riforma di civiltà per fermare una volta per tutte i ladri di futuro. La tutela dell’ambiente, della salute e della parte sana dell’economia non possono più aspettare”.

Così Stefano Ciafani, vice presidente di Legambiente e Enrico Fontana, coordinatore nazionale di Libera, hanno commentato il voto positivo ieri dell’aula del Senato sul disegno di legge sui delitti ambientali nel codice penale che ha come primi firmatari i parlamentari Ermete Realacci (Pd), Salvatore Micillo (M5S) e Serena Pellegrino (Sel). 

PREVENZIONE E REPRESSIONE DEI DELITTI AMBIENTALI. Il ddl si propone di conseguire un salto di qualità nell'azione di prevenzione e repressione dei delitti contro l'ambiente attraverso l'introduzione nel codice penale di quattro nuovi reati: il delitto di inquinamento ambientale; il delitto di disastro ambientale; il delitto di traffico ed abbandono di materiale di alta radioattività e il delitto di impedimento del controllo.

I termini di prescrizione per i reati ambientali sono raddoppiati. È prevista una diminuzione dei due terzi delle pene in caso di ravvedimento operoso. In sede di condanna o patteggiamento per reati ambientali sono previsti la confisca dei beni e il ripristino dello stato dei luoghi.

APPROVATI EMENDAMENTI. Gli emendamenti approvati aumentano le pene per le lesioni personali e le morti conseguenti al delitto di inquinamento ambientale; stabiliscono uno sconto di pena per i reati dolosi; prevedono la reclusione da uno a quattro anni e la multa da 20.000 a 80.000 euro per omessa bonifica.

È previsto inoltre che il corso della prescrizione sia sospeso, qualora il giudice, su richiesta dell'imputato, sospenda il procedimento. La confisca non trova applicazione quando l'imputato abbia provveduto alla messa in sicurezza.

REALACCI: “NUOVI STRUMENTI CHE RENDERANNO PIÙ EFFICACE IL CONTRASTO ALLE ILLEGALITÀ E ALLE ECOMAFIE”. “Con questo provvedimento sul rafforzamento dell’azione penale in ambito ambientale frutto di un’ampia convergenza, a partire da un testo di legge unificato, nato da una mia proposta e da quelle analoghe dei colleghi Micillo (M5S) e Pellegrino (Sel), che era stato approvato un anno fa dalla Camera, si introducono dunque nuovi strumenti che renderanno più efficace il contrasto alle illegalità e alle ecomafie”, spiega Ermete Realacci. “La legge sugli ecoreati prevede tra l’altro – spiega il presidente della commissione Ambiente della Camera - un innalzamento delle pene con il raddoppio dei tempi di prescrizione e una prescrizione legata alla durata degli effetti dell’inquinamento, l’introduzione nel nostro codice penale dei reati di inquinamento ambientale, disastro ambientale e traffico di materiale radioattivo. Introduce poi il cosiddetto ravvedimento operoso, che prevede sconti di pena per chi provvede alla messa in sicurezza e alla bonifica dei luoghi, e l’obbligo al ripristino dei luoghi in caso di condanna o patteggiamento”.

LEGAMBIENTE E LIBERA: “LA CAMERA APPROVI SUBITO IL TESTO USCITO DA PALAZZO MADAMA SENZA FARE MODIFICHE”. “Grazie al voto dell’aula di ieri pomeriggio - hanno commentato i rappresentanti di Legambiente e Libera che hanno promosso l’appello ‘In nome del popolo inquinato: subito i delitti ambientali nel Codice penale’ sottoscritto da altre 23 sigle associative e da circa 70.000 cittadini - è stata finalmente cancellata la non punibilità dei reati colposi in caso di bonifica, tanto cara a Confindustria, e sono stati apportati ulteriori miglioramenti al testo grazie al voto favorevole della maggioranza, del Movimento Cinque Stelle e di Sel. Ora chiediamo alla presidente della Camera, ai presidenti delle Commissioni Giustizia e Ambiente e ai capigruppo di Montecitorio di calendarizzare immediatamente un disegno di legge su cui si è ormai consolidata una maggioranza schiacciante che va oltre ogni schieramento, per approvarlo definitivamente senza fare altre modifiche. Qualsiasi ipotesi migliorativa del testo può essere eventualmente inserita in un disegno di legge parallelo, senza ostacolare e ritardare ulteriormente l’approvazione definitiva del testo licenziato oggi dal Senato”.

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