Secondo recenti dati di FederlegnoArredo, il mercato italiano degli edifici in legno è in crescita: oltre 3000 gli edifici realizzati in Italia nel 2017, di cui il 90% destinato al settore residenziale, per una stima di valore complessivo del costruito pari a circa 700 milioni di euro. Le aziende che operano nel comparto, spesso diversificate anche in altri segmenti del mercato del legno, generano complessivamente un mercato stimato in 1,3 miliardi di euro, assicurando all’Italia il quarto posto in Europa tra i produttori di edifici in legno. Dati in controtendenza rispetto al settore dell’edilizia, ancora sofferente, a conferma dell’interesse crescente per questa tipologia costruttiva, grazie ai vantaggi garantiti in termini di consumi energetici, sostenibilità, costi e sicurezza sismica.
Il mercato italiano presenta tuttavia una particolarità relativa alle tecnologie costruttive maggiormente adottate: mentre negli altri paesi europei il 90% degli edifici viene realizzato con struttura a telaio, in Italia circa la metà degli edifici in legno viene costruita con il sistema X-Lam, basato su pannelli lamellari di legno massiccio, di spessore variabile, realizzati incollando strati incrociati di tavole di spessore medio di 2 cm.
Il sistema a telaio, invece, si basa su una struttura portante in legno non separata dagli elementi di irrigidimento e tamponamento: il telaio, costituito da travi e montanti, viene rivestito con diversi pannelli in modo da costituire una lastra. I montanti non sono pezzi unici, ma vengono interrotti in verticale dal solaio di ogni piano — per questo in inglese si parla di platform frame: ogni piano successivo al primo si appoggia su quello inferiore, come su una piattaforma.
Entrambi i sistemi – a telaio e X-Lam – se applicati correttamente, presentano vantaggi e svantaggi, e non è possibile dire a priori che uno dei due sia migliore dell’altro: dipende dai contesti e dalle esigenze costruttive di ciascun progetto. Oltretutto, entrambe le tipologie sono piuttosto versatili e garantiscono un risultato sicuro dal punto di vista statico.
Uno degli svantaggi dello X-Lam rispetto al telaio è senza dubbio la necessità di completamento di alcuni lavori in cantiere — impermeabilizzazione, isolamento, apposizione degli impianti e finiture — oltre al costo più elevato. Le strutture a telaio, invece, sono più leggere e manovrabili, e garantiscono la massima protezione dall’acqua in cantiere. Inoltre necessitano di un cappotto termico di minor spessore perché l’isolante è interposto fra montanti e traversi della struttura e, dal punto di vista sismico, la statica dell’edificio è scaricata su tutto lo scheletro in legno chE assorbe in modo uniforme le sollecitazioni.
Per questo il sistema a telaio resta il più richiesto e utilizzato al mondo. Ma perché allora in Italia stenta a decollare? Una delle ragioni riguarda forse il “pregiudizio” attorno al concetto di prefabbricazione, associato a un’idea di precarietà, temporaneità e bassa qualità, oltre che di standardizzazione. Al contrario, il perfezionamento del sistema a telaio permette di ridurre al minimo gli errori e gli inconvenienti tipici dell’edilizia tradizionale, con un tempo di realizzazione più rapido e un vantaggio economico nei costi di fabbricazione. Lo conferma l’esperienza di un’azienda come Vario Haus, che da 35 anni produce edifici di questa tipologia in tutto il mondo.
All’interno dello stabilimento di Vario Haus
Fondata in Austria nel 1983, l’azienda conta oggi 160 dipendenti e filiali in Austria, Germania, Svizzera e Italia, per un totale di unità abitative realizzate pari a 4300. Ad aprile 2019 è stato inaugurato il nuovo impianto produttivo , con un’investimento di 3,8 milioni di euro, per garantire una capacità produttiva di circa 250 unità abitative all’anno per turno. La tecnologia della prefabbricazione a telaio consente di rispondere a scelte progettuali specifiche, disegnando case personalizzate con elementi costruttivi approvati. Il legno utilizzato proviene per il 90% dall’Austria, per il 10% dalla Germania.
Vario Haus è insignita del Sigillo di qualità Austria e del Sigillo di Qualità Prefabbricati ed è inoltre membro dell’Associazione Austriaca Prefabbricati, adesione che rende indispensabile disporre di rigorosi requisiti di qualità per le case in legno. Nel 2005 è stato rilasciato a Vario Haus il “European Technical Approval” (ETA007) – la più importante certificazione di idoneità di un prodotto – e nello stesso anno l’azienda è diventata partner del progetto Klimaaktiv del Ministero dell’Ambiente Austriaco.
Siamo orgogliosi di poterci fregiare dell'emblema dello Stato austriaco per i risultati ottenuti dalla nostra azienda. Vario Haus ha assunto una posizione di leadership e di tutto rispetto nel settore delle case prefabbricate, con una storia di oltre 35 anni, spiega Josef Gruber, fondatore dell’azienda e vicepresidente dell’Associazione Austriaca Case Prefabbricate in Legno. “Ci distinguiamo per la nostra migliore qualità e il nostro know-how.
Tra gli esempi di edifici realizzati da Vario Haus in Italia ci sono due ville monofamiliari a Bellusco (MB), che secondo il progetto architettonico originario avrebbero dovuto essere realizzate principalmente in calcestruzzo. La struttura a telaio ha permesso in questo caso di dialogare sia con il ferro, impiegato per le putrelle, volutamente denunciato dalle due travi con sezione ad H, posate a simulare una V, visibili esternamente sulla prima casa, sia con il legno pieno, impiegato per il solaio di copertura del living della seconda casa. A Lignano Sabbiadoro (UD), invece, è in corso di realizzazione la torre di un edificio di 7 piani: il piano terra sarà realizzato in calcestruzzo, mentre i 6 piani avranno una struttura interamente in legno.
La riduzione dei tempi di realizzazione consentita dalla prefabbricazione è particolarmente adatta, in questo caso, alla collocazione in località turistica: il regolamento comunale prevede infatti la possibilità di aprire cantieri per la costruzione o ristrutturazione di edifici solo per brevi periodi dell’anno, durante la bassa stagione.