La Conferenza Stato-Città ha approvato uno stanziamento di 90 milioni di euro che, nel triennio 2018-2020, andranno a Comuni, Città metropolitane e Province per la messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche.
Il riparto delle risorse tra gli enti porterà cinque milioni annui alle Città metropolitane (15 milioni nel triennio 2018-20), 12,5 milioni alle Province (37,5 milioni nel triennio) e 12,5 milioni ai Comuni (37,5 milioni nel triennio).
Nel caso delle Città metropolitane e delle Province il riparto avviene sulla base di parametri predeterminati (una quota fissa per ciascun ente e una quota in proporzione alla popolazione residente).
Nel caso dei Comuni, le risorse sono assegnate sulla base delle richieste che perverranno al Mit (massimo tre progetti per ente) in base ad una graduatoria con validità sull’intero triennio. Il limite massimo del cofinanziamento statale per la progettazione è fissato in 60mila euro.
Il contributo, specificano i tecnici Anci, è esplicitamente considerato “a rendicontazione”, con effetti positivi sia sulle modalità e i tempi di iscrizione in bilancio sia sullo svolgimento della correlata spesa da parte degli enti locali. Le modalità di presentazione delle richieste di contributo da parte dei Comuni e i criteri di formazione della graduatoria sono demandati ad un decreto direttoriale, che si prevede possa essere emanato in concomitanza con la pubblicazione del decreto ministeriale oggetto dell’intesa sancita oggi al ministero dell’Interno.