L’inaugurazione, avvenuta a Giugno, del primo ufficio al mondo completamente stampato in 3D, era per Dubai solo l’inizio di un percorso. Lo avevamo già detto, riferendo come l'iniziativa fosse parte del progetto Dubai 3D, che mira a rendere la città degli Emirati leader a livello mondiale della stampa in 3D e che prevede la realizzazione con questa tecnologia, entro il 2030, del 25% dei nuovi edifici.
E ora arriva la conferma. E’ infatti in fase di lancio un nuovo pacchetto normativo che regolamenterà l’implementazione della tecnologia di stampa 3D nel settore delle costruzioni. Il governo ha annunciato lo scorsa settimana di aver redatto dei programmi dettagliati per la realizzazioni di edifici stampati in 3D e la messa in atto di una serie di quadri normativi che regoleranno il settore.
Un pacchetto normativo per regolamentare materiali, processi e fasi di test
Questi riguarderanno alcune questioni relative ai materiali e alle prove che dovranno essere svolte in caso di progettazione con questa nuova tecnologia, secondo quanto ribadito dal vice direttore generale della Municipalità di Dubai, Essa Al Haj Al Maidour. Il pacchetto normativo, secondo quanto riferito da Abdulla Raffia, Vice Direttore Generale per l'ingegneria e pianificazione di Dubai, nonché membro del Comitato per l'attuazione di tecnologia di stampa 3D nel settore delle costruzioni, è frutto di un lavoro intenso di ricerca e di indagini volte ad individuare le migliori pratiche attuabili. Uno studio che è stato svolto anche in collaborazione con istituzioni ed aziende impegnate nel campo.
Tempi ridotti e meno sprechi
Parlando dei vantaggi, Al Maidour ha ribadito che la stampa 3D nel settore delle costruzioni dovrebbe aiutare a ridurre le tempistiche e quindi i costi legati alla costruzione e ad evitare uno spreco di materiali. La stampa 3D prevede infatti un livello di precisione molto elevato, tale per cui il quantitativo di materiale è calibrato ed ottimizzato in modo decisamente migliore rispetto alle tecniche costruttive tradizionali. La nuova tecnologia contribuirà inoltre ad una riduzione della manodopera operaia, che però verrà ricollocata per altre mansioni.