Parte da Milano la prima iniziativa italiana per avviare il settore delle costruzioni verso Edilizia 4.0. L’occasione è l’accordo di collaborazione siglato oggi fra il presidente di Assimpredil Ance Marco Dettori e il presidente di Confindustria Digitale Elio Catania, che mira a creare un percorso che consenta alle imprese della filiera di recuperare produttività ed efficienza attraverso processi di trasformazione digitale.
L’edilizia è un mondo di estrema complessità in termini di numerosità di imprese, di differenti strutture, model business, di impatto dei suoi prodotti sulla società e sull’economia. L’attività costruttiva coinvolge circa l’80% delle attività produttive che si generano nel Paese: dai servizi di ingegneria e architettura all’impiantisca, alla carpenteria, all’industria dei materiali. Accanto a grandi aree di bassa di informatizzazione, convivono oggi nel settore segmenti produttivi già approdati nelle nuove dimensioni dell’innovazione. Il digitale, con l’Internet delle cose, i sensori intelligenti e connessi, la stampa 3D, il Building Information Modelling, sta trasformando rapidamente il modo in cui si progettano, costruiscono e gestiscono le strutture edilizie ed urbane.
Fattore cruciale di questa rivoluzione è l’innovazione delle competenze, la qualificazione degli imprenditori e manager, la formazione di nuovi profili professionali.
Per questo la collaborazione fra l’Associazione delle aziende di costruzione di Milano, Lodi, Monza e Brianza e la Federazione dell’industria Ict si incentrerà su iniziative di informazione, formazione, aggiornamento e di studi. Fra queste sono previste la realizzazione di una guida operativa sull’obbligo di cablaggio strutturato per i nuovi edifici, su cui apporre con etichetta volontaria “edificio predisposto alla banda larga”, che verrà diffusa verso le imprese e gli stakeholder pubblici e privati. L’organizzazione di seminari/workshop sull’impatto delle tecnologie digitali nella gestione dell’impresa di costruzione, negli edifici per renderli smart buildings e nella realizzazione delle smart cities e delle smart communities. Esperti di Confindustria Digitale saranno coinvolti nei percorsi di formazione che Assimpredil Ance, in collaborazione con ESEM, l’Ente Scuola, sta progettando per le imprese a valere sui bandi Fondimpresa. Allo stesso tempo è previsto un supporto diretto della Federazione all’Istituto Carlo Bazzi e alla “Fondazione Cantieri dell’Arte” nell’ambito dei percorsi formativi che riguardano sia il quinquennio di perito edile che la formazione tecnica post diploma degli ITS, per la formazione della figura di Tecnico digitale per le costruzioni e di Tecnico per il restauro architettonico con competenze BIM.
“Questo accordo è strategico per favorire la conoscenza e la condivisione dei cambiamenti in atto, con l'obiettivo di riportare al centro della catena del valore l’impresa generale edile e la sua capacità di dare valore aggiunto a tutta la filiera. Nel settore delle costruzioni - ha dichiarato il presidente di Assimpredil Ance Marco Dettori - si sta affermando una nuova logica concorrenziale, che supera la contrapposizione tra l’impresa e la sua filiera, per ottenere un modello di integrazione collaborativa, come già avviene in quasi tutti gli altri settori produttivi. Stiamo passando dalla lean production, tipica dei modelli manifatturieri, alla lean construction, al “costruire leggero”, che è in grado di efficientare le fasi di lavorazione, ridurre i tempi e i costi, fino ad innescare processi di economia circolare. Le imprese edili del nostro territorio possono e devono cogliere le opportunità che l’innovazione digitale offre per migliorare i processi produttivi e per accrescere la qualità dei prodotti, l’alleanza con Confindustria Digitale è un passo verso la costruzione di un’edilizia 4.0”.
“Riteniamo l’accordo siglato oggi con Assimpredil Ance di grande rilevanza nell’ambito dei processi di innovazione del Paese. - ha affermato il presidente di Confindustria Digitale Elio Catania – Aiutare l’edilizia ad abbracciare la trasformazione digitale significa, infatti, incrementare non solo la qualità del prodotto costruito e di conseguenza della qualità di vita nei nostri territori e città, ma può risultare un fattore chiave di crescita e innovazione per l’intero sistema economico. Per questo faremo in modo che la collaborazione che avviamo oggi a Milano diventi un elemento sistemico per il rilancio del settore in chiave Edilizia 4.0, da estendere a livello nazionale”.