Entra in vigore dal 1° novembre il Durc di congruità della manodopera in edilizia, il nuovo adempimento finalizzato a contrastare il lavoro nero o irregolare. Si tratta di un documento obbligatorio che si affianca al già esistente Durc online, ovvero il Documento Unico di Regolarità Contributiva. In pratica il Durc di congruità attesterà l’incidenza della manodopera e del costo del lavoro rispetto al valore complessivo dell’opera che si intende realizzare. E l’incidenza deve soddisfare soglie minime, a seconda delle tipologie di lavorazione.
Il sistema di verifica di congruità è stato definito con il decreto del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (n. 143 del 25 giugno 2021) in attuazione del decreto Semplificazioni (D.L. 76/2020) e tiene conto di quanto pattuito con le Parti sociali più rappresentative per il settore edile, nell’accordo collettivo del 10 settembre 2020.
A chi si applica
Nel merito, sono oggetto di verifica di congruità tutte le opere, sia per lavori pubblici sia privati, con un importo minimo di 70 mila euro, ovvero tutte le attività comprese quelle affini, direttamente e funzionalmente collegate, dove è prevista l’applicazione del contratto collettivo edile nazionale e territoriale.
Gli indici minimi da raggiungere variano, come detto, in base alle singole categorie di intervento: si va da un’incidenza minima della manodopera del 5,36% su impianti per la trasformazione e distribuzione e sulla nuova edilizia industriale, fino a un indice del 30% per interventi di restauro e manutenzione di beni tutelati. Gli indici saranno periodicamente aggiornati per rimanere al passo con i tempi e con gli sviluppi tecnologici, dal Ministero del Lavoro, sentite le Parti sociali.
Un aspetto particolare dell’accordo collettivo precisa che gli indici devono avere validità esclusiva in relazione alla necessità di fare emergere il lavoro irregolare e non dovranno quindi essere utilizzati per altri scopi o come indicatori per i prezzi degli appalti.
La nuova procedura riguarda le opere la cui denuncia di inizio lavoro sarà effettuata a decorrere dal 1° novembre.
Regolarizzazione e margine di tolleranza
È infine previsto un meccanismo di regolarizzazione nel caso non venisse riscontrata la congruità e anche un margine di tolleranza del 5%. In questo caso l’attestazione viene rilasciata a fronte di una idonea dichiarazione del direttore dei lavori che giustifichi lo scostamento. L’esito negativo del Durc di congruità della manodopera incide sulle successive verifiche per il rilascio del Durc online.
Franco Metta
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