Il Consiglio dei ministri n. 8 del 19 marzo ha deliberato l'impugnazione, dinanzi alla Corte costituzionale, della legge della Regione Sardegna n. 1 del 18/01/2021, “Disposizioni per il riuso, la riqualificazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente ed in materia di governo del territorio. Misure straordinarie urgenti e modifiche alle leggi regionali n. 8 del 2015, n. 23 del 1985 e n. 16 del 2017” in quanto numerose disposizioni si pongono in contrasto con la normativa statale in materia di tutela del paesaggio, in violazione dell’articolo 117, secondo comma, lettera s) della Costituzione, nonché delle norme fondamentali delle riforme economico-sociali contenute nella legge urbanistica n. 1150 del 1942 e nel Testo Unico dell’edilizia di cui al dPR n. 380 del 2001.
Ricordiamo che questa legge regionale, pubblicata sul Bollettino ufficiale della Regione autonoma della Sardegna del 19 gennaio 2021, è entrata in vigore il 19 gennaio.
In attesa dell'approvazione di una nuova legge urbanistica, la legge n. 1/2021 della Sardegna ha introdotto una serie di modifiche alle seguenti leggi:
- la L.R. 23/04/2015, n. 8 (Norme per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia urbanistica ed edilizia e per il miglioramento del patrimonio edilizio);
- la L.R. 11/10/1985, n. 23 (Norme in materia di controllo dell'attività urbanistico-edilizia);
- la L.R. 28/07/2017, n. 16 (Norme in materia di turismo).
Inoltre, dispone che il Piano casa resti in vigore fino al 31 dicembre 2023.
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